Occhio al botto!

Ieri sera accendendo il televisore ho beccato del rio che sproloquiava da un floris prostrato a 114°.

Ad un certo punto si è lasciato sfuggire una frase che è passata inosservata e che nessun ente di informazione ha ritenuto rilevante riportare. Più o meno ha dichiarato: “Non capisco perché ora tutti questi (politici per il no) si dissocino dal testo della riforma, quando sostanzialmente il testo è identico alla riforma scritta da napolitano nel 2011 quando fece cadere il governo berlusconi e sembrava gradita a tutti”.

Ovviamente floris ha distolto subito dal discorso tirando un petardo in studio, ma il bello della diretta è che non si può riavvolgere il nastro.

Quello che mi chiedo è perché nessuno rifletta su questa esternazione. Non è interessante che ci si batta così duramente per far passare una riforma dei tempi in cui l’europa “in” inculava berlusconi e con lui l’italia tutta, dei tempi di monti, delle lacrime e sangue e dei sogni bagnati di un’europa che strangola gli stati del sud, quei tempi che precedevano Renzi e vallette varie di 3 anni?

Quindi Renzi veramente cosa conta?

A nessuno interessa. Forse meglio così…

Conflitto di che?

Chi ha qualche anno in più sulle spalle (basterebbe anche qualcuno in più di 5) dovrebbe ricordarsi l’incredibile frantumamento di scroti che la sinistra fatta di politici, intellettuali, scrittori, pensatori e giornalisti, procurava a chiunque con il famigerato CONFLITTO DI INTERESSE. Soprattutto in chiave “cavalleresca”.

Ora invece non se ne sente più parlare. Prima bastava che berlusconi giocasse col tamagotchi per assicurare milioni di pagine di repubblica sul conflitto d’interesse con il gioco d’azzardo.

Mentre se il ministro dell’interno, i cui fedelissimi sono tutti invischiavi nel giro del business dell’accoglienza dai cara a mafia capitale con i portafogli ben in pasta, gestisce il flusso di immigrati a sua discrezione, usa la marina militare come supporto logistico per gli scafisti, requisisce immobili e minacce pene detentive a chi protesta sull’accoglienza obbligata, NESSUNO DEI SOPRACITATI VENDUTI PRONUNCIA UNA SILLABA.

Qualcuno ha mai osato mettere in dubbio di tutte queste forze di garanzia dell’informazione gli strani legami alfano-immigrazione?

“Conflitto di che?!? Guarda che noi siamo contro le guerre!!!”

Dura realtà

LA DIFFERENZA DI FATTO TRA DIRITTO SOCIALE E DIRITTO CIVILE.

Da quando è stata approvato la legge Cirinnà nel nostro bel paese si sono unite civilmente circa 1000 (MILLE) coppie di invertiti di vario genere.

A prescindere di quanto poco mi interessino le fortune degli omosessuali, c’è un passaggio fondamentale in questo dato che nessuno sembra cogliere: la completa futilità di questa legge, dal costo spropositato.

Se noi guardiamo questi numeri possiamo renderci conto di come l’intero paese ha sprecato un anno di dibattiti, oltre 18 mesi di lavori parlamentari per garantire fantomatici diritti civili a mille coppie (tra cui annoveriamo anche i casi di persone anziane non gay che si uniscono civilmente per avere qualche agevolazione, a cui i progressisti si sono anche opposti tra l’ilarità generale).

Noi abbiamo ingabbiato un paese ormai allo sbando, che necessità di interventi strutturali, per oltre un anno con una questione che ha riguardato 2 MILA persone su oltre 60 MILIONI.

Noi abbiamo perso tempo, risorse ed energie per soddisfare i capricci di circa lo 0,003 % della popolazione.

Vi rendete conto di quanto una legge del genere non sia servita ad un emerito cazzo? Che per l’italia è come se non esistesse?

Così mentre tutti si scannavano per vedere se quattro incalca merde possono unirsi legalmente, piano piano azzoppano ancora i diritti sociali, come la sicurezza, il lavoro, la salute, una vita dignitosa.

Aspetti che riguardano TUTTO il popolo italiano. Non come l’inutile egoistico diritto civile individuale che nutre una voglia momentanea, effimera, meno soddisfacente di un ferrero rocher, che per qualche istante riempirà le vostre dotte menti, nel mentre sprofondate verso l’abisso con tutti gli altri 60 milioni di utili idioti che dibattono su questi temi (me compreso in questo frangente).

Generazioni

Mi permetto di condividere quest’interessante analisi del nostro tempo.

https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/dallerasmus-ai-coniugi-obama-i-10-miti-retorici-della-bolla-radical-chic-53388/?fbclid=IwAR3sGfQdO5yRs0_9GYr9z2Uht5q4cjtX9PAJc2xdUUGooX-qzLojNCRccZM

“Generazione Bataclan – Altra variante del mito generazionale, designa i giovani europei cresciuti nel mondo post-11 settembre, quello della minaccia del terrorismo come condizione permanente. L’espressione indica tanto lo smarrimento di chi sa che può essere ucciso in ogni momento “facendo le cose che caratterizzano i nostri valori e il nostro stile di vita”, cioè sfasciarsi di shottini, quanto la risposta emotiva della stessa generazione a tale minaccia: commozione, cambio avatar di facebook, Imagine, gessetti colorati, perdono e mansuetudine come arma per fermare le pallottole. Spoiler: non le fermano.”

Deterrenzahahahah

Questo succede dalle mie parti.

A prescindere dalla nazionalità, io non riesco a capacitarmi di come qualsiasi persona di buon senso da magistrato, cioè garante del mantenimento della giustizia nel nostro paese, possa compiere una decisione del genere. E come tali decisioni sempre più frequenti non portino nessuna conseguenza alla categoria implicata.

A parte che un arresto dopo tale inseguimento con posti di blocco ecc, è evidentemente un arresto in flagranza di reato, come si può credere di poter amministrare la giustizia in questo modo?

Con i continui e reiterati “giudizi fantasiosi” si sta distruggendo completamente ogni base della convivenza civile. 

Così nel nostro paese si cancella ogni potere deterrente, nessuno più ha remore di commettere un reato poiché non solo lo stato non ti punisce ma se per caso subisci un torto nell’atto criminoso vieni anche risarcito.

Praticamente lo stato non tutela più il diritto del cittadino, bensì tutela il criminale nel suo diritto a delinquere. 

Non si rendono conto delle conseguenze sociali che hanno scelte come queste stupidamente progressiste, che vogliono tutelare il diritto individuale fino all’assurdo e all’indifendibile? Non si rendono conto che così il diritto del singolo diventa destabilizzante per la collettività, forzandone l’equilibrio? Ora le forze dell’ordine coinvolte in un caso analogo quanta voglia avranno di sprecare ore per catturare gente che verrà messa in libertà istantaneamente? Mentre dall’altro legittimi sempre di più la ferocia nel delinquere, poiché più è grave il crimine più è alta la probabilità di essere impuniti. Mentre dall’altra parte si combinano 4 anni di carcere per violazione della privacy a un ragazzo che ha sbirciato sul cellulare della fidanzata nonché convivente scoprendone il tradimento.

Il progresso avanza.

Accoglienza volontaria

L’accoglienza, l’essere accoglienti, dovrebbe essere un’azione volontaria, che viene dal cuore, fatta per aiutare il prossimo. Un gesto positivo di solidarietà spontanea.

Ecco cos’è invece in Italia. Non è più un gesto caritatevole, non è più volontariato. È un’imposizione dall’alto per i soliti scopi, è un sottrarre alle persone che hanno costruito le nostre comunità per regalare all’asservitismo alloctono.

È privare una famiglia della loro attività, in barba alle conseguenze sul lavoro stesso, sulla famiglia stessa, sulla comunità, sulle persone per bene.

E la fonte della notizia (orbita SANTORO) non è certo di quelle xenorazzilegofobiche, quindi aprioristicamente non populista, poiché fatta dai giornalisti e intellettuali giusti.

Secondo voi questa è giustizia? E il modo di trattare il fenomeno?

Poi chiedevi come mai il popolo non vota più quegli che gli schiacciano la testa sotto il tacco.

“Zi badrone”

In una tv locale ho ammirato un meraviglioso video su un centro accoglienza dei più famigerati e popolosi.

Il servizio era incentrato sulla formazione di questi immigrati incentrata all’inserimento nel “mondo del lavoro”, con attività didattiche che vanno dall’insegnamento della lingua ai lavori manuali.

Tra le attività svolte si potevano ammirare tutti questi baldi giovani alle prese con i primi rudimenti di zappa o raccolta di ortaggi. Giuro non sto scherzando, prendevano questi personaggi e gli insegnavano il lavoro agricolo di stampo prettamente manuale.

Ad altri insegnavano invece rudimenti di altri lavori a bassa qualifica come il commesso addetto allo stoccaggio dei beni o al carico/scarico manuale presso magazzini.

Inoltre il responsabile di questa cooperativa (che opera in tutta italia) dedita allo sfrutt.. ehm… accoglienza esternava con orgoglio il fatto che numerose aziende in tutta la penisola si rivolgono a loro per vedere se c’è disponibilità di poter far lavorare gli immigrati accolti come braccianti o come manovali giornalieri alla bisogna. Ovviamente essendo irregolari, questi non possono essere assunti o pagati, ma vengono inseriti in un contesto di attività formativa svolta dalla cooperativa. CIOÈ TUTTO QUESTO A SCOPO DIDATTICO E PER IL LORO BENE, NON PENSATE MALE, EH!

Insomma il peggio del peggio dello schiavismo. Praticamente ho potuto ammirare un bellissimo spottone sui nuovi orizzonti dello sfruttamento nel mondo del lavoro, attuati proprio dai cari, umani, tolleranti e di buon cuore elementi di sinistra, dei sindacati e di chi dovrebbe tutelare il lavoratore, che in primis ora stanno spingendo per inserire nel mercato gente che concorre a lavorare a titolo gratuito.

In queste cooperativa come nel 17esimo secolo, quando le navi negriere sbarcavano nelle isole caraibiche prima di raggiungere il continente, si fa una selezione dello schiavo, i più forti si assegnavano alle mansioni agricole dando loro un’infarinatura del mestiere per essere già pronti alle piantagioni, mentre le donne o gli elementi più fragili venivano addomesticati per poter svolgere lavori domestici nelle tenute dei proprietari terrieri.

Io non riesco a capire come le anime belle possano vedere in positivo queste situazioni. Si sta sdoganando nuovamente lo sfruttamento, uno schiavismo in chiave umanitaria, dove invece di sottomettere il negro con la forza lo si circuisce con la parabola dell’accoglienza umanitaria, creando nuovi irraggiungibili standard salariali a cui un italiano obbligato a sottoporsi anche ai DOVERI DI CITTADINO non potrà mai adeguarsi.

Viva il progresso!

Contenuti oggettivi

Qualcuno dice che di solito le fonti che tendo politicamente a destra sono populiste e becere, che mistificano i fatti e puntano alla pancia delle persone.

http://www.repubblica.it/speciali/esteri/presidenziali-usa2016/2016/11/09/news/trump_presidente_la_voce_delle_donne_vediamo_sfumare_qualcosa_per_cui_abbiamo_lottato_tutta_la_vita_-151654029/?fbclid=IwAR1UAVlnMf3E-0G34mFrg-i0klGAJAGjaI5O-bt3KATV_H9DhZwJ2-lnRwM

Mentre invece nell’altro schieramento ci sono persone intelligenti, giovani, che dicono le cose come stanno senza demagogia e basandosi sui fatti.

Ora leggete questo meraviglioso articolo IMPARZIALE e PIENO DI CONTENUTI OGGETTIVI di quella fogna di repubblica, poi prendete le menti illuminate di cui sopra e mettetele ai lavori forzati.

Diritti 1 – Sessismo 0

Dopo aver gustato le lacrime di tutti i mentalmente aperti per le vicende delle ex colonie, alla fine del TG7 mi sono gustato un prelibato servizio di svariati minuti sulla vicenda del doppio cognome.

Praticamente la cassazione ha deciso che è anticostituzionale impedire l’assegnazione del doppio cognome o del cognome della madre. Inoltre finalmente dopo un anno (UN ANNO) di commissione arriva in parlamento la legge per assegnare in automatico il doppio cognome ai figli. 

Qual è il motore di questa fondamentale riforma? 

SCONFIGGERE IL SESSISMO.

Cazzo.

Insomma per “cancellare ogni retaggio patriarcale dalla nostra società” (cito dal servizio) occorre che sia attribuito al figlio il doppio cognome, in modo da avere una parità nel ruolo dei genitori.

Secondo la senatrice Fedeli, intervista ad hoc, è una grande vittoria per le donne, che si vedono riconosciute il loro ruolo giuridico.

Ma nella prossima generazione, quando si avrà l’unione di due persone aventi doppio cognome cosa accadrà? Si avrà il quadruplo cognome?

O si use uno dei due cognomi facendo una sintesi ex novo del doppio cognome? E dovrò usare quello che era del nonno o della nonna? Doppia nonna antisessista o doppio nonno patriarcale? O uno maschile e uno femminile decidendo a priori quale nonna femminicidizzare?

Cazzo la legge non lo dice. Grande vittoria del femminismo, trasformare le future carte d’identità in infinite pergamene, nel tentativo puerile di compensazione cosmica nel tamponare la fallocentrica vittoria di Trump.

Il progresso non si ferma!