Premettendo che del calcio mi interessa poco o nulla, faccio un piccolo appunto sulla questione “inginocchiamento”.
Vi ricordate quando dicevo che bisogna sempre seguire quello che succede nello stato canaglia per capire quello che arriva da noi a stretto giro di boa, da bravi servi?
Ed eccoci qua.
L’anno scorso il “take the knee” era diventata la prassi in NBA ed NFL durante l’inno nazionale, per manifestare contro il fantomatico razzismo eterno.
Ora alla prima vetrina continentale che conta, la prassi è stata di fatto imposta quale gesto per chiarire da che parte si sta.
Come sempre il primo ad aprire le porte alla merda ideologica d’oltre oceano è stata la perfida Albione che probabilmente ha un feticismo tutto suo nell’essere sempre sottomessa in ogni modo agli stati uniti.
Poi a seguire lo stato fantoccio teutonico e tutti gli altri sgherri della nato.
Potevamo noi rifiutarci? I calciatori della nazionale italiana hanno resistito pure troppo ai miei occhi, quasi occorrerebbe fargli i complimenti per aver cercato di palesare un po’ di dignità.
Ora però devono essere arrivate le indicazioni “altamente consigliate” a cui non si può dire no, con probabili ricatti degli (((sponsor))) vari.Questo per rimarcare il fatto che lo schifo che succede al nostro paese è sempre facilmente e infallibilmente prevedibile se si osservano le vicende interne anglosassoni.
Vedrete come in pochi mesi avremmo anche noi le magnifiche storie sui bambini trans, avremo il nostro George Floyd, avremo uno stretto giro di vite contro il terrorismo interno (da noi saranno i fascisti, epigoni dei suprematisti bianchi d’america), avremmo tutto quel ben di dio che trasforma i popoli in masse informi e impotenti che vengono spremute a sangue dal liberismo.
Da un certo punto di vista almeno in america hanno il secondo emendamento. Noi al massimo in queste condizioni non possiamo far altro che avere fede della strateggggggggia.
Quindi immagino abbiate capito quanto siamo messi male.