(((Vitalizi)))

Sarò politicamente scorretto. Prima si sbracciano per i tagli dei vitalizzi, poi si accorgono che toccano anche le (((loro))) pensioni d’oro di vittismo.

E via di barricate contro il governo antisemita che toglie gli assegni alle vittime delle leggi razziali!!! Che poi quanto cazzo vivono questi? Se durante i regimi nei campi hanno subito ogni tipo di abuso che li ha minati nel fisico e nelle mente, perchè campano tutti oltre i 90 anni, facendo due conti avendo subito tali atrocità già da quando erano in fasce (e si ricordano tutto per filo e per segno!!!)?

Questa retorica avrebbe anche un attimo rotto il cazzo. Quindi piuttosto ben venga la maglietta della signora Ticchi, per cui si stanno facendo pure interrogazioni parlamentari, dimostrando l’intoccabilità di quelli giusti, rappresentanti della grande usura finanziaria che striscia nel nostro paese.

Una maglietta di cattivo gusto, o humor nero (che una volta mi dicono poteva esistere), su certi temi smuove un esercito di idioti, gli stessi che fanno le marce antifasciste per difendere stupratori di gruppo e assassini di minorenni, gli stessi che ti accusano di islamofobia se denunci la totale impunità che gode la propaganda jihadista con i video delle decapitazioni o il resto della merda beduina.

E così per una maglietta goliardica si trova il pretesto per rendere intoccabili i privilegi di quattro sanguisughe che millantano di aver subito gli abusi delle leggi razziali, anche se sono nati dopo il conflitto, ma questo è solo un dettaglio brutti antisemiti!!!

A sto punto a guardare i libri di storia, se sono circa 7000 anni che chiunque c’abbia avuto a che fare cerca di farli fuori un motivo ci sarà anche…

Welcome to Auschwitzland!!!

70 anni di viltà

Dall’anpi: “San Lorenzo antifascista per Desirée”.

Cosa vuol dire?
Ditemi cosa vuol dire.
DITEMI CHE CAZZO VUOL DIRE.

Ah si, che continuate ad essere vermi traditori, pronti a dare in pasto le vostre figlie pur di coccolare l’amato sogno negriero.

Non meritate di calpestare ancora il suolo di questo paese, bagnato col sangue degli innocenti sacrificati per i vostri feticismi.

Da 70 anni continuate a mandare al macello gli italiani, gli italiani più fragili, per poi passeggiare fieri sui loro cadaveri per venire a farci la morale.

Un giorno la storia si ricorderà di voi.

Amore wahabita

Mentre quelle di metoo chiedono, e quasi ottengono, la forca per il reato di manspreading, nascondono volutamente sotto il tappeto il fatto che le spose bambine siano diventate una consuetudine nei paesi mentalmente aperti.

Ah il potere dell’islamofobia condita di miliardi wahabiti…

La sinistra odia i lavoratori

Il reddito di cittadinanza è sicuramente una manovra controversa. Certamente perfettibile.

Ma che venga criticata dalla sinistra e soprattutto dai sindacati è ASSURDO.

A prescindere dalla questione di aiuto a chi ne ha bisogno, funge da leva per spezzare uno dei gravi problemi della nostra economia, che non fa altro che diminuire il potere d’acquisto e annientare la domanda interna (il che comporta riduzione dei consumi e disoccupazione):

LA RIDUZIONE DEI SALARI.

Capite che se una persona, soprattutto un giovane, ha uno strumento di aiuto che si aggira sugli 800 euro, sarà sempre meno disposto ad accettare stage gratuiti o compensi ridicoli da 300-400 euro?

Capite l’importanza di rompere il ricatto sociale che porta oltre il 60% dei ragazzi sotto i 35 a vivere ancora a casa con i genitori, poichè impossibilitati economicamente all’emancipazione da delle paghe da fame?

Vedere giovani che si credono svegli deridere questo provvedimento, chiamandolo mancette per fancazzisti dall’alto del loro stage triennale non retribuito è allucinate.

Vederli veramente trasformati in millennials storditi e strafatti di europeismo, precarietà e mobilità forzata è veramente sconcertante.

Nella peggiore delle sindromi di stoccolma difendono gli aguzzini da chi vuole salvarli e si pasciano nella loro schiavitù.

È tutto di una tristezza disarmante.

Manuel Careddu.

In questi giorni si parla di un sacco di cose, ma non vedo un analisi efficacie di un fatto di cronaca che io trovo aberrante in ogni suo sviluppo.

L’omicidio di Manuel Careddu.

Oltre alla brutalità di un tale crimine, del branco che prende a picconate un ragazzo loro coetaneo, si denota la faciloneria con cui i colpevoli hanno architettato tutto senza remore morali.

Ucciso solo per lo sgarro di aver fatto scoprire involontariamente la “doppia vita” di una ragazzina un po’ viziosa, la sua morte ci racconta il degrado umano delle nuove generazioni.

Non c’è nessuna empatia, nessuna coesione sociale, solo individualismo nichilista, solo l’ego che deve prevalere per i capricci dell’orgoglio.

Manifestando inoltre che i ragazzini, intercettati, sanno benissimo di godere praticamente dell’impunità: minorenni, primo reato, avvocati che raccontano la farsa dell’incapacità di intendere e volere, praticamente è già tanto se non vincono un premio.

E qui come un monolite che schiaccia la nostra società ci si para davanti la cruda realtà dei fatti: IL POTERE DETERRENTE NEL NOSTRO PAESE È MORTO.

Nessuno teme più il braccio armato della legge, o meglio lo temono solo quelli che magari esprimono un’opinione contraria al mondialismo schiavista, il criminale efferato sa che la giustizia non lo tocca.

Come può andare avanti una società in cui si avalla la legge del più forte data l’assenza di FORZE dell’ordine realmente capaci di perseguire la giustizia sociale e soggiogare il crimine.

Se non si teme ne il carcere, ne il peso morale, figuriamoci se qualcuno poi ti sfiora oggigiorno (tranne se cerchi di impedire l’esproprio di stato di famiglie italiane per coccolare altamente pigmentati), chi può fermare belve che non hanno nessun valore umano, pronte ad imporre i propri istinti viscerali sul prossimo?

Se in italia non si ripristina il potere deterrente prima della certezza della pena sarà guerra civile, quando anche i giusti che bramano vendetta si renderanno conto dell’assenza totale dello stato come già fatto dai delinquenti il sangue correrà per le strade. E non sarà l’odio seminato da faic nius, sarà la rabbia e la frustrazione di chi ha subito tutta la vita.

Se per esempio i ragazzini che se la ridevano dopo l’assassinio di Careddu, che tanto “siamo fuori fra un mese o due”, uscissero in sedia a rotelle, magari qualcuno più avanti ci pensa due volte.

Il criminale deve capire che la sua attività ha come rischio d’impresa la propria vita non solo, e forse, la propria libertà. Se il “geometra” con sorella dalla brillante carriera televisiva che in vita lo ripudiava poichè feccia umana, avesse fatto veramente il geometra invece di iniziare una guerra personale con le forze dell’ordine forse sarebbe ancora vivo.

Invece ha tirato la corda finchè qualcuno non ha perso la lucidità ed ha addirittura superato il limite causandone la morte. Ma può darsi che sia giusto così, poichè se si cancellano le regole che dovrebbero dominare anche la giustizia si finisce che il caso e il caos prendono il sopravvento.

Storie bellissime

https://www.dailymail.co.uk/news/article-6296975/American-cyclist-lashes-losing-world-championship-trans-woman-wont-accept-apology.html?fbclid=IwAR29U47bFN9G5OpsaoAHd5QlbH2lk2VdCrHtHpJfIE461RK7_WWiJLcnBSI

Ecco una bellissima storia di progressismo arcobaleno proveniente dall’altra parte dell’atlantico.

Ciclista (o ciclisto? inizia ad essere complicato…) trans vince facile il campionato femminile.

Un’atleta giustamente fa notare con un tweet che non è stata proprio una competizione equa.

Arriva la gaystapo.

Fa ammenda sui social.

Femministe mute. Così impegnate a battagliare contro pseudo stronzate che non si accorgono che si stanno volutamente facendo sostituire da uomini con le tette.

Alla fine per annientare il femminismo e riportare le donne in cucina o a fare la calza basta dichiararsi trans: decenni di battaglie annientati con uno schiocco di dita.

GODO.

Tra le righe…

https://tribuna.com/it/inter/news/2990385/?fbclid=IwAR2OQaLX0QON40kLZrRA0bf_PEm7yX2I1VnW37vjl3WRMeuqQkaL6A21aZo

Non mi interessa la questione in sé, starà a chi di dovere verificare e giudicare.

Mi interessa sottolineare tale passaggio che palesa quali sono le reali direzioni che vogliono prendere le trasmissioni di pseudo inchiesta che amano scoprire l’acqua calda:

«Si parla di 1 milione e mezzo di euro che vanno a singoli gruppi di ultrà. Tutto in nero, esentasse. Va a finire che questa gente la trovi nelle liste del reddito di cittadinanza».

Traduzione dal “reportese” all’italiano: “Di Maio consegna un milione di euro alla ‘ndrangheta”.

Fate schifo, semplicemente.

Che orrore!!!

Ma poi onestamente, volevamo veramente brindare alla vittoria di una nazionale del genere?

Una nazionale di genere.

Bigotta.

Omofoba.

Transofobica.

Solo giocatrici eterosessuali.

Nemmeno una coi baffi, o con la mascella volitiva.

Se a voi piace tifare per un tale abominio che ogni secondo mina i diritti della comunità LGBTµ└Àπ fate pure.

Io invece continuo la lotta per i diritti civili!!