Virus vol.002

Ecco il livello il livello di empatia dei restiamo umani liberali:

“eh eh ma muoiono solo i vecchi e quelli che hanno già problemi eh eh”

Minimizzare, se non deridere, il fatto che persone anziane e ad alto rischio, muoiano per un atteggiamento folle nei confronti di un rischio sanitario elevato è un atteggiamento che io trovo aberrante.

Giustificare come normalissima la morte di una paziente oncologica, che già stava lottando contro un altro male “eh eh eh aveva già un tumore, se era sana non moriva”, poichè abbiamo dovuto trattare la questione alla solita maniera da macelleria sociale a me fa veramente incazzare.

Ma se siete proprio voi quelli col cuore, con i sentimenti, quelli che non possono restare indifferenti alla sofferenza, come non potete indignarvi per il fatto che persone già in difficoltà perdano la vita a causa del vostro abominio ideologico?

Ridere della morte di una persona già fortemente provata, che stava lottando contro il cancro e quindi ancora più fragile la ritenete una cosa progressista? Umana? Tollerante?

Veramente poi vi definite i buoni? O vi spacciate per difensori dei più deboli?

Una volta gli anziani e i malati erano considerati i più deboli tra i deboli.

Ma oggi invece considerate “deboli” solo immigrati, lgbtparafiliaci, nomadi e altre categoria atte solo ed esclusivamente a riempirvi le tasche.

Mentre i veri deboli, quelli che hanno veramente necessità di essere aiutati e preservati, vengono derisi e ci si rallegra per la loro triste fine spacciandola per lotta dei diritti.

Siete esattamente ciò che dite di odiare e combattere, e ne andate pure fieri.

Siete l’abisso morale di questo paese.

Virus vol.001

Non ho mai scritto del corona virus e avrei evitato volentieri anche questo post, ma alla fine occorre porre l’attenzione sull’aspetto fondamentale di tutta questa faccenda:

LA FOLLIA IDEOLOGICA.

Avevamo i progressisti pensierosi per il vero virus: il razzismo.

Avevamo quelli di sinistra-sinistra in lotta contro la sinofobia del capitale che si è inventato la “faic nius del coronavairus” contro il socialismo cinese, vero L’Antidiplomatico?

EHI BRECCHIN NIUS CIOC CLICCA QUI: Il capitale è il miglior amico della Cina e mai e poi mai vorrebbe che le acque si movimentassero da quelle parti.

Da destra tutto sommato stavolta non ho notato, PERSONALMENTE (cioè non le ho sentite se mi sbaglio correggetemi), stronzate di alto livello.

Ora, come per altri discorsi medici, perchè non si possono affrontare i temi emergenziali come questi, con la lucida prassi del metodo scientifico?

Si analizzano le situazioni, si fanno verifiche e poi si agisce razionalmente in funzione alle stesse.

Perchè abbiamo dovuto imbarcarci nel circolo folle dell’idolatria della libera circolazione per poter pompare la narrazione sulla pelle della gente?

Chi ci guadagna alla fine da quello che io considero un disastro, dato che nel periodo in cui si sono fatte le tavolate nei ristoranti cinesi contro il razzismo la situazione è degenerata?

Con un minimo di intelligenza la signora già ricoverata da 15 giorni in ospedale per una normale polmonite si sarebbe potuta salvare.

Chi ha incassato il prezzo della sua vita? O derubrichiamo la sua tragica fine in faic nius leghista?

Dov’è finita la ragione in questo paese? Dov’è rimasto il buon senso? Dov’è rimasta la dignità e il rispetto della vita dei propri cittadini?

Beh ma almeno siamo rimasti aperti di mente e abbiamo viaggiato…

CHE FORTUNA.

Finte libertà

Scrissi qualcosa di simile per i vaccini, oro lo riscrivo per l’ennesimo esempio di argomento in cui se si togliesse la patina ideologica il problema sarebbe risolto in 3 secondi netti:

L’ABORTO.

Le parole recenti di Salvini hanno come al solito agitato un vespaio (che a mio parere ormai è sempre calcolato da entrambi le parti) sul tema in questione.

L’aborto è sempre stato spacciato dalla sinistra come una conquista di chissà quale spessore, quale fulcro di libertà moderna.

In realtà ci si poteva sbarazzare di bambini “non voluti” anche nel passato usando erbe o altri estratti medicamentosi. Poi l’avvento della medicina moderna ha fortunatamente fatto rientrare questo aspetto nella sua dovuta categoria, ossia il campo medico.

Perchè semplicemente non si può trattare l’aborto per quello che è, ossia un evento clinico su un soggetto in stato di gravidanza? E quindi rapportasi ad esso secondo il più antico precetto medico del mondo, ossia il “giuramento di ippocrate”?

Tutto diventerebbe estremamente chiaro. Si presenta una paziente che desidera abortire, la si visita sia dal punto di vista fisiologico che psicologico, e si prende una decisione che salvaguardi la salute di entrambi i pazienti.

Ci sono molte gravidanze interrotte contro la volontà della madre proprio per preservare la salute della stessa che andrebbe incontro a gravi complicazioni, o addirittura il decesso, se portasse avanti la gestazione o arrivasse a partorire. Nessuno medico si rifiuta di farlo in caso fosse accertato il rischio di morte della madre. Non esiste una casta di antiabortisti che obbliga le donne a tenersi i figli a tutti i costi. Neanche all’interno della chiesa.

Dal punto di vista morale credo che alla fin fine in realtà non interessi un cazzo a nessuno, ma invece da entrambe le parti si utilizza l’aborto come puro scopo di indottrinamento o di becera bagarre politica.

Gravidanza successiva ad un episodio di violenza? Una visita psicologica facilmente identifica come opportuna l’interruzione di gravidanza. Nessuno negherà questo.
Ma non può essere una scusa, come sostengono le solite organizzazioni che si ingrassano sulla vendita di staminali, per far approvare l’aborto senza limite di gestazione, o l’aborto PRENATALE di cui si sono già macchiati a (((Planned Parenthood))) per cui ogni notizia è stata insabbiata.

Una donna, anche se vittima di violenza, subirà questo trauma psicologico insormontabile se protrae la gravidanza per il restante mese, dopo averne già trascorsi 8 (esempio estremo, ma per far capire)? Credo proprio di no.

Certe volte i motivi per cui le cosiddette sinistre vogliono l’aborto indiscriminato mi rimangono oscure, credo che nessuno sano di mente possa consideralo una vittoria per le donne o una lotta per i diritti. Il mio complottismo spesso pensa che sia un modo per nascondere abilmente la compravendita di figli.

Sarebbe estremamente semplice indurre il parto ad una donna all’ottavo mese, magari immigrata irregolare pagata pochi spiccioli per vendere il figlio, e spacciare tutto per aborto per vendere il bambino a qualche bella coppia ultra abbiente, magari LGBTQNAMBLA, nascosti sotto la cappa protettiva delle istituzioni minorili che come abbiamo visto sono già nelle loro mani, sia in Italia che all’estero.

Ormai sarò anche oltre la paranoia, però a pensar male spesso…

In realtà la larga maggioranza degli aborti non rientra nei casi limite, bensì è per ragioni economiche, mancanza di lavoro, stabilità, welfare, politiche per la famiglia, tutte cose che non si vogliono minimamente toccare, quindi meglio fare una bella pubblicità all’aborto.

Le ragazzine ingenue che si fanno mettere in cinta in maniera sciocca perchè magari provenienti da settori sociali delicati e a bassa scolarizzazione (tipo i nomadi, di cui ovviamente nessuno vuole parlare) alla fine sono quelle che non ricorreranno mai all’aborto, anzi continueranno a figliare a caso incuranti di tutti i fantastici diritti civili che si stanno perdendo. Che bigotti.

Cala la maschera…

Zaia che espelle Beschin è il segnale di come la Lega sta sempre più mutando nella sua vera forma di ennesima costola del sistema quale è sempre stata, sopo la parentesi di finta alternativa.

Piano piano vederete come si siederanno anche loro all’interno del regime progressista per disinnescare l’ennesimo bacino di consensi.

Prima in economia, le liberalizzazioni (Zaia sta macellando la sanità che in confronto Zingaretti è un principiante), il fervente europeismo, “c’è la tattica”, “dall’interno” e a breve pure la questione migratoria verrò messa da parte e normalizzata, come stanno facendo tutte le destre liberali occidentali.

Perchè non so se l’avete notato, ma ora che le sinistre democratiche vengono schifate dal popolo, STRANAMENTE, le destre iniziano a essere più aperte verso certi temi, più indulgenti in certe situazioni, e SEMPRE E COMUNQUE SERVE.

Come al solito molti diranno che non ho capito un cazzo e mi chiedo se 25 anni di sistema Berlusconcentrico, che sono l’esatto paradigma della Lega, siano stati resettati dalla testa della gente…

Libero Mercato=Statalismo per l’elite

A completamento del post precedente, facendo un’analisi più ampia, secondo me si possono tirare le somme del sistema economico che ha dominato gli ultimi 30 anni, derivando almeno due concetti base.

La sconfitta storica del libero mercato.
L’aberrazione del consumismo.

Io credo che a conti fatti il cosiddetto libero mercato sia di fatto storicamente sconfitto, e la sua fallacia dimostrata in ogni modo.

Si possono fare mille esempi che ho già spiegato molte volte in questa pagina (concorrenza stato impresa, lobbismo, ecc…) ma mi limito a fare quello più recente e facilmente comprensibile: la sindrome economica da coronavirus.

L’intera economia mondiale, specialmente quella dei paesi occidentali, è talmente vincolata a quella del paese più ultrastatalista del pianeta, che basta qualche intoppo alla circolazione delle merci per la situazione sanitaria contingente, che le aziende già iniziano ad andare in crisi da approvvigionamento di semilavorati.

Ci rendiamo conto del non sense? Il libero mercato piegato in due dal rallentamento dello stato cinese. Senza contare che in realtà ci hanno raccontato che per esempio l’UE serviva a proteggerci dalla Cina. AHAHAHAH.

In quest’ottica si inserisce quella che io chiamo aberrazione del consumismo, dove il liberismo economico è diventato talmente deviato che mantiene un’economia di consumo deprimendo in ogni modo i consumi.

So che alla fine mi ridere dietro quasi tutti, ma spero che almeno due persone lo capiscono.

Nei paesi occidentali, le economie oligarchiche sono organizzate in modo da garantire il massimo surplus commerciale. Il guadagno non si fa sul valore assoluto del PIL, ma si fa sulla bilancia commerciale, ossia su quanto si esporta in confronto di quanto si importa.

Più la differenza è a favore delle esportazioni, più questi infami si arricchiscono. E quando non si riesce a aumentare l’export (la storiella del made in italy), si diminuisce l’import, ossia si uccide la domanda interna, cosa di cui ho parlato almeno cento volte.

Per uccidere la domanda interna occorre ABBASSARE I CONSUMI, e lo si fa DIMINUENDO I SALARI.

Meno il popolo consuma, più sta gente si arricchisce.

Questa è l’aberrazione del consumismo del terzo millennio, dove i consumatori sono nemici, dove le merci sono state sostituite da strumenti finanziari, asset, titoli e obbligazioni varie, dove la classe media è stata annientata per far posto a una masse di poveracci che non consumano, e la loro ricchezza vampirizzata dal vertice della piramide.

Delocalizzazioni, immigrazione, crisi economiche sono tutte funzionali ad uccidere il consumismo, per pronarsi al liberismo finanziario.

E questo non sarebbe stato possibile senza che il libero mercato non fosse diventato esso stesso una versione malata di statalismo (l’Ue è sua forma più palese).

Uno statalismo al servizio dell’elite invece che del popolo.

Un’aberrazione, appunto.

Consumismo senza consumatori

Per la rubrica “Eh eh è il mercato bellez… ah no”.

Leggo sempre più spesso nei giornali queste operazioni di propaganda mal riuscita sui fantomatici lavori per cui non si trovano impiegati. Migliaia di posti scoperti cui tutti si tengono alla larga.

Oltre ai soliti impieghi nella ristorazione e nel commercio, spuntano ormai sempre più spesso altri fantomatici posti vacanti come operai specializzati.

Allora uno si domanda, ma com’è possibile? Con il tasso di disoccupazione che c’è?

Vuol dire che è proprio vero che gli italiani pizza-mafia-mandolino sono tutti bamboccioni che non vogliono lavorare e sporcarsi le mani?

Infatti scopri che non è mai così.

Anzi, semplicemente ci sono situazioni occupazionali negriere, in cui vieni trattato da schiavo, pagato talmente poco che è più conveniente starsene a casa. TALMENTE POCO CHE SI RIFIUTANO PERSINO GLI IMMIGRATI, IMPORTATI IN MASSA PROPRIO PER SOPPERIRE A QUESTO PROBLEMA (la ristorazione ne è un esempio lampante).

Come il caso della barista che non trova personale e poi si scopre che le cameriere che sono passate di là percepivano 300 euro al mese (lavoro full time) quando andava bene, perchè succedeva pure in alcuni mesi di non essere retribuite.

Il problema reale è che questi imprenditori sono arrivati al punto che nonostante non trovino dipendenti a quelle condizioni, preferiscono non avere dipendenti, quindi abbassare la loro produttività piuttosto che alzare i salari.

Questo è il nuovo paradigma. Non più quello della legge della domanda e dell’offerta, per cui se un bene è scarso (lavoratore) il suo costo aumenta (stipendi più alti). Cioè se tu sei un imprenditore che disperatamente non trova dipendenti (come ci raccontano i giornali) non puoi pure pretendere di dettare legge sul compenso, ma devi accettare la regola di mercato e pagare colui che si offre quanto chiede per il tuo impiego, poichè non hai alternative.

Siamo arrivati al punto in cui è meglio chiudere baracca, non produrre, non servire i clienti, che pagare decentemente il tuo dipendente.

Il liberismo è arrivato a tale violenza nel contenimento dei salari (STABILITÀ DEI PREZZI->NO INFLAZIONE->RICCHI FELICI), che piuttosto di spendere in emolumenti è meglio rinunciare a lavorare.

Così la liquidità viene sempre più strangolata, i consumatori spariscono, le imprese nemmeno sono più interessate a produrre per il nostro mercato, il dogma è l’esportazione, quel tanto celebrato MADE IN ITALY che sotto il nome roboante nasconde precariato, povertà, condizioni di lavoro inaccettabili.

Però la massa tanto è occupata a discutere da dieci giorni di quella menata di esibizione canora per le meretrici del sistema, o a litigare per la giornata del ricordo, che a mio parere ormai è diventata la “shoah per la destra”, ma di questo magari ne scriverò più avanti…

“Ehi è il mercat.. shalom”.

Bella storia…

https://www.dailymail.co.uk/news/article-7967013/Uber-driver-28-plotted-drive-car-evil-Gay-Pride-parade-court-hears.html

Non è l’attentato in se a colpire, che come al solito dimostra la follia del progressismo, ma la “lettura” dei fatti messa in atto dal procuratore.

Di chi è la colpa della radicalizzazione di tale personaggio?

Ovviamente è di Tommy Robinson.

MA CERTO!

L’opera di denuncia dei problemi della società inglese, messa in opera dal noto attivista, che mette in mostra il lato controverso del corano e dell’islam, fa si che questi personaggi ne vengano influenzati, perchè altrimenti nessuno potrebbe mai e poi mai uscire dai canoni della compassionevole, umana, quasi intimista religione di pace e fraintendere il messaggio di solidarietà.

Ho sentito per decenni le democrazie pontificare sulla propaganda dei regimi del 900, della censura e compagnia cantante.

Ma dopo questa notizia, i lager “europei”, i 70 anni di pace, l’austerità fa crescere, inizio a pensare che fossero dichiarazioni apologetiche.

“Nel mondo realmente rovesciato, il vero, diventa un momento del falso” (cit.)

È un sketch vecchietto, ma l’ho visto girare di nuovo ultimamente.

Vale sempre la pena condividerlo.

Solitamente non guardo Die Anstalt. Dovrebbero essere satira, ma a me fanno male dentro.

Certo volte vado talmente in paranoia che inizio a pensare che anche loro siano solo un altro ingranaggio del sistema.

Gli fanno dire la verità, o buona parte, ridendoci su, così alla fine la gente pensa che sia solo uno scherzo, solo complottismo. Un altro metro in più per Overton…

Sono indign… ah no

https://metro.co.uk/2020/01/31/girl-12-dies-undergoing-female-genital-mutilation-egypt-12161820/

Incredibile sdegno delle femministe europee per quest’ennesimo caso che umilia, mortifica e uccide realmente le donne, sotto la bandiera delle VERE cultura patriarcali dove la donna nei paesi islami… ah no scusate errore mio. Tutto bene come sempre, al massimo il problema sta a sanremo.