WCF Verona

Ecco i temi reazionari, fascisti, omofobi, patriarcali, retogradi, razzisti e mediovali del famigerato congresso di Verona:

-La bellezza del matrimonio
-I diritti dei bambini
-Ecologia umana integrale
-La donna nella storia
-Crescita e crisi demografica
-Salute e dignità della donna
-Tutela giuridica della Vita e della Famiglia
-Politiche aziendali per la famiglia e la natalità

Potete vedere chiaramente che sono ideologie propedeutiche al genocidio di chissà quale categoria debole, per cui si organizzano cortei di nazifeministe e contromanifestazioni LGBTµ└Àπ.

Ora, forse, inizia ad essere chiaro che l’obbiettivo della vulgata progressista/dirittocivilista non è estendere i diritti in maniera universale, bensì quella di soggiogare l’uomo medio, l’uomo comune, l’uomo NORMALE alle sue pervertenti ideologie, quella di annichilire e atomizzare l’individuo, inebriarlo di decine di diritti capriccevoli, catapultarlo in una stordente dimensione edonistica, isolarlo completamente dal prossimo per renderlo docile ingranaggio inconsciamente sfruttato ed usato dal liberismo.

Nelle “manifestazioni” contro il congresso della famiglia non c’è la protesta contro qualche personaggio che ha esternato frasi provocatorie (di cui si omette volontariamente il fatto che sia UGANDESE nonché DONNA), ma c’è la palese insofferenza al fatto che ci siano ancora sacche di resistenza alla distruzione della società come la conosciamo, e che addirittura pretendono di poter vivere una serena vita famigliare, dove ci sono addirittura donne che vorrebbero poter stare a casa ad accudire i loro amati figli se il marito avesse uno stipendio decente, e che non sono contente di essere schiavizzate in qualche catena di montaggio dal “passo Amazon”.

Mio dio ma che orrore!

Diritto censorio

https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/facebook-decide-di-mettere-al-bando-il-nazionalismo-bianco_3199437-201902a.shtml?fbclid=IwAR2DH8cvUR9Odt8dBIzfuCpQ-rUAemEs8NcPQqdJ0hLDTiCg65rRgGc3Tcc

Questo è il classico meccanismo con cui le menti sveglie e liberal credono di risolvere i problemi.

Credono che eliminando dai social tali fenomeni, quindi togliendoli dalla loro stessa vista, i problema non sussista più.

Dall’alto dei loro open space con arredo vittoriano in centro non possono minimamente vedere il degrado, la delinquenza, la povertà che viene esasperata dall’immigrazione clandestina, quindi per questi signori l’immigrazione non è un problema, non possono capire che lo sia.

Allo stesso modo quindi censureranno i cosiddetti “suprematisti”, in realtà censureranno il dissenso legittimo, quindi per loro sarà un non-problema che non può esistere, e ad ogni tornata elettorale non capiranno come mai percentuali sempre minori voteranno per tali illuminate menti che vivono in una bolla dorata, in cui ogni soluzione equivale a nascondere sotto il tappeto ciò che irrita la vista del loro pensiero snob.

Con questo brodo di coltura si sono gettate le basi di ogni autodistruzione dei gruppi dominanti, mentre i quali dormivano tra due guanciali ignorando i problemi della società, il popolo subalterno si preparava per rovesciare il dogma culturale opprimente.

La sinistra liberista si sta chiedendo il perché delle sue rovinose sconfitte elettorali con palese disorientamento, quando facilmente il problema è sotto il loro naso.
Che sia il russiagate, che siano la Siria o il Venezuela, che sia l’euro, che sia la lotta alle fake news, che sia l’ultima genialata contro sovranismo e odio, O L’ABERRANTE RISOLUZIONE PER I DIRITTI DEGLI AFROEUROPEI, il concetto è sempre il medesimo: il totale, irrecuperabile, vile distacco dalla realtà di tali soggetti e dei mentecatti che continuano a seguirli.

Sovranismo di un certo livello

Non capisco tutta questa gioia quando vince il “centro destra unito”.

A me viene da vomitare.

È un conglomerato appiccicaticcio di interessi, in cui il teorico partito sovranista dello Tsipras leghista si unisce con:

– Forza Italia, il partito di Tajani, la Gelmini, Gasparri e tipici sovranisti regionali come Miccichè da cui sono scappati per la vergogna persino intellettuali del calibro della Santanchè, della Mussolini o di La Russa.
– Fratelli d’Italia, un residuato anni ’80 del MSI, addirittura più atlantista e servo dei falchi della Lega o del PD che ormai hanno già disinnescato ogni pretesa ed istanza di reale indipendenza politica, le cui idee sono in costante contraddizione le une con le altre, in cui non c’è mai una vera linea politica.
– Rimasugli in formato liste civiche di ogni abominio post centrista, dai figli bastardi di Casini agli ex amici di Monti e Zanetti.

Questa è sempre la solita ammucchiata pelosa che continua a autoproclamarsi “rivoluzione liberale” (che dio ce ne scampi) dal 1994 e che ha prodotto la stessa devastazione che ha prodotto la sinistra liberista, con un’unica differenza in chiave immigrazionista, solo perché sono svegli quel tanto che basta per capire che essere contro solo a parole conviene elettoralmente.

Ovviamente il resto del panorama politico fa schifo almeno in egual misura, ma cerchiamo di evitare di portare sempre in trionfo i nostri aguzzini, perlomeno facciamolo per la nostra dignità.

Processi per direttissima

https://www.stuff.co.nz/national/111507831/wellingtons-homegrown-festival-reportedly-evacuated?fbclid=IwAR1BVCm0gXN7-WC8GrFv1SF8ifXIx-6irOW71GB3znSJ67SvHQSZYgEmUKc

Questo è il brodo culturale con cui si stanno plasmando le società anglosassoni.

Qui un bell’esempio di follia clamorosa dalla Nuova Zelanda, che dopo l’attentato sembra essere andata in tilt completamente.

Il festival Homegrown, all’apice dell’evento sul main stage all’improvviso viene fermato, gli astanti evacuati, arriva la polizia, perquisizioni, ecc poiché qualcuno ha denunziato la presenza di un “tatuaggio di estrema destra”.

E infine sorpresa sorpresa… in realtà non era così, è stato tutto un malinteso.

Cioè è stata mobilitata la polizia per un tatuaggio, mentre uno psicolabile può tranquillamente fare uno strage, prendere la macchina, fare un altra strage e poi praticamente andare a costituirsi perché nessuno se l’era cagato.

Però chi ha visto il suo video su Facebook viene processato per direttissima.

Questo è ciò che ci aspetta se non fermiamo le istanze progressiste nel nostro paese. Un futuro di psicopolizia a cui nessuna fantasia distopica avrebbe mai pensato di arrivare, dove se clicchi like alla pagina di Casapound o Salvini finisci istantaneamente al gabbio mentre pedofili con patenti ritirate per ubriachezza guidano lo scuolabus dei nostri figli in nome dell’integrazione.

Vi consiglio una riflessione profonda su questi argomenti, prima che vi sia impedito di poterla fare…

Ius Schiavo

Secondo voi qual è il reale obbiettivo che il ceto semi colto vuole centrare con lo Ius Soli, ritornato alla ribalta dopo la grigliata su ruote di qualche giorno fa, e per cui ci martella lo scroto con insistente ossessione?

Secondo voi sono come al solito i famigerati diritti umani, citanti anche ieri dal presidente della repubblica durante l’incontro con il suo omologo cinese (mai i diritti sociali perché quelli comporterebbero aumento salariale anche in Cina e i vostri affaroni sulla pelle della gente verrebbero a meno)?

Lo Ius Soli come al solito nasconde l’inganno della truffa sociale.

Dare la cittadinanza a chiunque per il solo fatto di essere nati in Italia trasforma questi individui in una nuova forma di sfruttamento.

Li trasforma in “bambini ancora”.

I “bambini ancora” sono un fenomeno diffuso soprattutto in America in molte legislazioni statali. Sono l’aspetto giuridico per cui una coppia di immigrati irregolari non può essere espulsa dal paese poiché la loro prole, avendo la cittadinanza, gode di alcuni diritti e di fatto fa si che i genitori acquisiscano almeno un permesso di soggiorno temporaneo. Temporaneo tra virgolette poiché dura fino alla maggiore età.

Inserire lo Ius Soli nell’ordinamento del paese che funge da cancello meridionale del continente è palesemente follia, poiché ci trasformerebbe nelle sala da parto dell’occidente, madri in procinto di partorire ficcate a forza sui gommoni, pronte per essere salvate e figliare.

Inoltre garantirebbe ai genitori la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno in maniera istantanea.

Se già ora è praticamente impossibile riuscire ad espellere i clandestini, poi diventerebbe ridicolo il solo pensiero. Avremmo nuove masse di cittadini regolari che si trovano di fronte ad un bivio: o diventare dipendenti dal welfare pubblico, e quindi essere un costo per lo stato (ma tanto a sinistra quando si parla di immigrazione tutti i problemi sui conti pubblici svaniscono e i miliardi saltano fuori ovunque) quindi un lauto guadagno per le coop pelose, o diventano disperati esclusi dalla società che vivono in baraccopoli e lavorano in nero a pochi euro al giorno, quindi un lauto guadagno per il capitale.

Per l’ennesima volta i diritti umani, in questo caso quelli dei bambini, sono una leva di sfruttamento di disperati, usando tra l’altro i più deboli tra i deboli.

Alla fine non so nemmeno se sia peggio chi consapevolmente e cinicamente opera per lo sfruttamento dei popoli del terzo mondo, o chi inconsciamente si beve le panzane del dirittocivilismo credendo di rappresentare chissà quale spaccato di moralità, quando si palesa solo e soltanto come l’ennesimo negriero.

Autoerotismo

Potete vedere Mr. Cartacarbone mentre ringrazia se stesso per aver scritto di se stesso in maniera solidale con se stesso dopo la IMPENSABILE causa per diffamazione arrivatagli dallo stato per aver descritto almeno 623 volte alcuni esponenti dell’attuale governo come membri del crimine organizzato.

Sommiamo l’articolone imperdibile sul Guardian dove teorizzava l’installazione del regime antidemocratico a causa del fatto che la più ultraliberista delle radio senza sovvenzioni statali fallisce e abbiamo il non plus ultra del pensiero giornalistico italiano.

In confronto le testate dirette da Signorini possono rivaleggiare per il Pulitzer…

Razionalità

Ho evitato praticamente ogni notizia, media, social, giornale e compagnia cantante, sapendo che il caso del bus flambé avrebbe catalizzato la discussione nella maniera più aberrante.

Sinistre pronte a giustificare qualsiasi cosa, a rigirarla in modo da poter accusare il razzismo millenario, crossover con la crociera della mare ionio, e tutto il solito abominio del verbo progressista.

Mischiamoci in mezzo un pensiero alternativo che diventa sempre più sottomesso, sempre meno critico, sempre più accomodante per non provocare la reazione dei progressisti miliardari sempre col colpo in canna a berciare sulla xenofobia e il fascismo, e i fiumi di melma che sgorgano dall’informazione generalista diventano una marea che travolge tutto il pensiero critico, ma soprattutto annienta quel valore che dovrebbe essere la base di ogni ragionamento pubblico.

LA RAZIONALITÀ.

La razionalità è morta. Nessuno fa più un’analisi semi decente da nessuna parte, nessuno cerca di analizzare i fatti senza fare mille giri di parole per prevenire le possibili isterie liberali, nessuno riesce a dire neanche l’ovvio.

Lo stesso discorso si può fare per il convegno sulla famiglia, che riesce a ricevere più critiche e odio di quello del Nambla.

Ma poi ti arrivano in faccia le mirabolanti immagini degli Orange Vests, e tutto sfuma per lasciar posto al desiderio di vedere un Pol Pot alto 30 metri che spara raggi laser dagli occhi che mette a ferro e fuoco il continente.

Protezionismo

Via della seta, pastori sardi, pomodori marocchini, domanda interna annientata, disoccupazione e precariato.

Sono tutte quelle cose croccanti che l’economia italiana sta subendo ora, sulla pelle del popolo, in nome del liberismo e delle pratiche finanziare che verticalizzano la ricchezza e la drenano dall’economia reale.

Tutti parlano dello spauracchio cinese, ma questo teorico mostro economico lo abbiamo creato noi. Non è merito della capacità cinese di fare crescita.È solo frutto della plusvalenza creata per ridurre il costo del lavoro.

La Cina esisteva anche nel passato. Anche 30 anni fa. E fino agli anni 90 la manodopera cinese costava 100 volte di meno del valore attuale. Era infinitamente più conveniente. Ma si produceva in Italia, c’era la piena occupazione quasi ed eravamo la quarta potenza economica del mondo.

Che cosa impediva agli industriali di fare quello che fanno oggi e di far invadere il nostro mercato dalla produttività cinese a mezzo delocalizzazione?

I DAZI.

I DANNATI DAZI.

L’unione europea che doveva salvarci dal mostro cinese perchè “i piccoli stati non possono competere contro i grandi colossi” è stata proprio l’autorità che ha svenduto il mercato europeo e la nostra manodopera eliminando una valanga di dazi e imposte doganali alle merci cinesi.

Lo stesso sgravio a favore dell’olio tunisino, o altri prodotti nordafricani, la cui manodopera a basso costo e il minor impatto di regole da rispettare (si è scoperto che i pomodori marocchini sono trattati col ddt) li rendono di fatto una concorrenza sleale.
Ma quando provi a parlare di dazi tutti i soloni saltano sulle sedie frignando di dittatura, fascismo, autarchia, non abbiamo le materie prime!!! crisi energetiche e altre amenità.

Allora parliamo di questa dannata autarchia. Parliamo del suo più rinomato esempio in epoca fascista:

LA BATTAGLIA DEL GRANO.

Durante il regime, sotto il nome di Battaglia del Grano, furono intraprese una serie di misure ad hoc per rendere il grano importato altamente sconveniente per dare slancio alla produzione interna, che garantiva occupazione e rilancio economico.

Come venne fatta la Battaglia del Grano? Si imposero dazi consistenti ai cereali d’importazioni, alle loro sementi e a tutti i prodotti derivati (farine ecc) per renderli sconvenienti nell’economia italiana, E NEL CONTEMPO SI ELIMINARONO DAZI, ACCISE E IMPOSTE VARIE AL CARBURANTE AGRICOLO, in modo che gli agricoltori italiani potessero abbattere i costi di produzione.

Queste erano manovre economiche pensate appositamente per favorire l’economia interna, per favorire il popolo.

Il cosiddetto protezionismo serve a salvaguardare le nostre eccellenze, ma non è obbligato a privarci di ciò che ci manca, anzi. Ma sempre in funzione delle necessità dell’economia interna.

Invece l’europa non fa altro che imporre norme palesemente a sfavore delle economie locali, favorendo sempre e comunque l’alta finanza e le grandi corporazioni, imponendoti concorrenza sleale, burocrazia e controlli infiniti, sanzioni e multe, ti impone di gettare il tuo prodotto se superi le quote, è fatta a misura della distruzione dell’economia reale e della domanda interna, e dell’impoverimento dei lavoratori per renderli sottoproletariato sfruttato.

E se, una volta arrivato alla fame, provi a dissentire finisci per essere pure un pericolo per la democrazia.

Tutto questo mentre il sindacato MANIFESTA CONTRO IL SALARIO MINIMO.
Fioi, quando inizierete a capire?

San Silvio

Per comprendere cosa significa essere affini al sistema usuraio ultraliberista/progressista o cosa significa non esserlo.

Vi ricordate Berlusconi pre cura del 2011? Quando era inviso a chiunque, quando cercava di fare politiche anticonvenzionali rispetto ad alcuni dettami europeisti?
Bastava una scoreggia contro vento e Berlusconi finiva in prima pagina ovunque come ladro e criminale, corrotto e corruttore, mafioso e piduista, ogni telegiornale o programma tv, persino sulle sue reti lo attaccavano e accusavano di ogni male, i processi fioccavano ad ogni pisciata di cane.

Ora che invece si è arreso ed è ben allineato a certi ambienti, qualcuno gli elimina in pochi mesi avvocati, giornalisti e testimoni del processo sul bunga bunga.

E i giornali? E le tv? Avete per caso sentito un attacco a Berlusconi, almeno velato? Un indiretto riferimento a una sua implicazione?

Non sia mai, anzi. Mal che vada fanno rifermento distrattamente al processo come Ruby Ter. mentre alcuni giornali una volta alfieri del antiberlusconismo ci dicono che è tutta una manovra per screditarlo in vista delle europee, essendo Berlusconi l’unico argine al populismo.

Signori questo è lo stato dell’informazione italiana.

Se ancora riuscite a credere alle stronzate che vi propinano continuamente che siano lo spread, i migranti, il Venezuela, la Brexit, gli hacker russi o la ragazzina ambientalista con un seguito di giornalisti più numeroso di quello del papa, senza che vi venga nemmeno un misero dubbio, beh allora siete già spacciati.