Ecco i temi reazionari, fascisti, omofobi, patriarcali, retogradi, razzisti e mediovali del famigerato congresso di Verona:
-La bellezza del matrimonio
-I diritti dei bambini
-Ecologia umana integrale
-La donna nella storia
-Crescita e crisi demografica
-Salute e dignità della donna
-Tutela giuridica della Vita e della Famiglia
-Politiche aziendali per la famiglia e la natalità
Potete vedere chiaramente che sono ideologie propedeutiche al genocidio di chissà quale categoria debole, per cui si organizzano cortei di nazifeministe e contromanifestazioni LGBTµ└Àπ.
Ora, forse, inizia ad essere chiaro che l’obbiettivo della vulgata progressista/dirittocivilista non è estendere i diritti in maniera universale, bensì quella di soggiogare l’uomo medio, l’uomo comune, l’uomo NORMALE alle sue pervertenti ideologie, quella di annichilire e atomizzare l’individuo, inebriarlo di decine di diritti capriccevoli, catapultarlo in una stordente dimensione edonistica, isolarlo completamente dal prossimo per renderlo docile ingranaggio inconsciamente sfruttato ed usato dal liberismo.
Nelle “manifestazioni” contro il congresso della famiglia non c’è la protesta contro qualche personaggio che ha esternato frasi provocatorie (di cui si omette volontariamente il fatto che sia UGANDESE nonché DONNA), ma c’è la palese insofferenza al fatto che ci siano ancora sacche di resistenza alla distruzione della società come la conosciamo, e che addirittura pretendono di poter vivere una serena vita famigliare, dove ci sono addirittura donne che vorrebbero poter stare a casa ad accudire i loro amati figli se il marito avesse uno stipendio decente, e che non sono contente di essere schiavizzate in qualche catena di montaggio dal “passo Amazon”.
Mio dio ma che orrore!