Naturalità dell’uomo

Provo a ribaltare il concetto del cambiamento climatico, o inquinamento, tralasciando ogni aspetto scientifico, e guardandolo dal punto di vista prettamente filosofico.

La domanda è: ma possiamo considerare l’impatto dell’uomo “innaturale”?

A prescindere dalle conseguenze che possiamo considerate spiacevoli con gli attuali sistemi valoriali, possiamo considerare la conseguenza dei comportamenti dell’essere umano come avulsi dal mondo naturale?

Quando abbiamo deciso che l’antropocentrismo è antitesi del naturalismo, o altre filosofie “ecologiche”?

L’uomo alla fine è esse stesso figlio dell’evoluzione naturale. Ogni suo aspetto dalla fisiologia ai comportamenti sociali sono frutto ben preciso dell’evoluzione naturale.

Quindi perchè consideriamo una città, il “cemento”, come “innaturale”, come uno strappare terra alla natura? Cosa la differenzia da un formicaio? Non è anche il formicaio un’aberrazione dell’ambiente? Un modifica innaturale dello stato del terreno a opera di un altro organismo?

Essendo il progresso tecnologico figlio diretto della nostra capacità di adattarsi all’ambiente, non è esso stesso naturale?

Dovremmo fare una distinzione morale? Se una cosa è dannosa per l’ambiente non è naturale? Eppure molti animali creano devastazione ambientale. Penso ai castori, che sono capaci di modificare profondamente il territorio circostante con disboscamenti e allagamenti, penso agli insetti o ai parassiti, capaci di condizionare la vita di altre specie, o semplicemente ai microrganismi in grado di sterminare direttamente piante e animali. Se alcuni animali sono stati in grado di estinguerne altri cacciandoli data la loro superiorità evolutiva, noi dovremmo sentirci in colpa se con le nostre abilità venatorie abbiamo portato quasi all’estinzione alcune specie (molto prima dell’avvento della tecnologia si calcolano in centinaia le specie estinte dagli ominidi, soprattutto quelle relative agli uccelli di grandi dimensioni stile struzzo, che decine di migliaia di anni fa abbondavano in tutto il pianeta)?

Dove è il limite che rende l’operato dell’uomo da classificare come moralmente positivo o negativo dal punto di vista naturale?

E se dovessimo valutare l’operato stretto della natura come unico mezzo di paragone, sottraendo dall’equazione l’uomo come dovremmo valutare certe cose?

Per esempio cosa dovremmo fare con il panda gigante?

Il panda senza intervento dei cinesi si sarebbe estinto ancora a metà del diciannovesimo secolo. Il panda è un animale che è diventato completamente incapace di competere con l’ambiente.

I cinesi hanno dovuto importare delle specie di bambù a stagionalità inversa rispetto ai tipi autoctoni per permettere al panda di continuare a nutrirsi. Questo perchè il panda è un animale dalla pigrizia autolesionista, che nonostante la totale assenza di specie competitive e di predatori naturali (è l’unico erbivoro che mangia seduto per dire quanto può vivere sereno) rischia ogni due secondi l’estinzione.

L’incapacità alla sopravvivenza del panda gigante è tale che se nel suo territorio non vi è più cibo, piuttosto di spostarsi alla sua ricerca si lascia morire di fame (per questo c’è stata l’importazione di altre specie di bambù).

Nella stagione dell’accoppiamento, non hanno nessuna intenzione di spostarsi in assenza di esemplari predisposti all’accoppiamento anche in abbondanza di stimoli olfattivi/ormonali.

Nei rari casi in cui qualcuno di essi si decida ad accoppiarsi nonostante l’immensa fatica e il trauma psicologico di alzare il culo dal proprio giaciglio, i panda partoriscano spesso più di un cucciolo, ma ne svezzeranno uno solamente mentre gli altri verranno subito abbandonati e lasciati a morire. Troppa fatica ragazzi…

Il panda è un fallimento della natura. Un ramo secco dell’evoluzione. Ma l’uomo lo ha salvato.

In questo caso, l’azione innaturale dell’uomo, che ha sovvertito l’ordine predisposto della trama evolutiva va condannato?

Qual è quindi la valutazione della naturalità dell’uomo? Iniziamo a sparare a vista ai panda?

E se la fine del ciclo evolutivo dell’uomo fosse distruggere questo pianeta, sarebbe veramente così “innaturale”?

P.S.: Spero si capisca la provocazione del post 😁

Balle climatiche

P.S.(pre-scriptum 😁 ): SO CHE HO SCRITTO UN BEL PAPIRO, MA SE VI INTERESSA IL DIBATTITO CLIMATICO FORSE VALE LA PENA LEGGERLO…

Dopo le cazzate uscite dalla bocca di Parmitano (dette da lui mi hanno fatto veramente male, persino gli astronauti sono venduti alla narrazione) sullo stato della Terra, e il favoloso singolo musicale dell’eroina in barca a vela col skipper regale Greta, ripropongo le basi della scienza climatica che gli “scientisti” liberali che si fregiano di essere colti dovrebbero conoscere.

Ci sono numerosi studi che pongono dei seri dubbi sull’impatto antropico sul riscaldamento globale e sull’effetto serra. I carotaggi antartici denotano per esempio tassi di CO2 (la cui percentuale nella composizione dell’aria che respiriamo rimane sempre al di sotto dello 0.05%, quindi quanto può essere impattante una variazione di millesimi di punti percentuali nel brevissimo periodo come la si racconta a noi?) molto più elevati rispetto ad oggi in periodi in cui la temperatura media della Terra era inferiore. È complesso poter dimostrare causa effetto di questo meccanismo, e questo conviene soprattutto agli ambientalisti con multinazionali alla spalle.

Chiunque abbia a cuore il riscaldamento globale dovrebbe conoscere le basi del sistema climatico globale.

Cioè i moti millenari dell’asse terrestre.

L’asse terrestre si muove in relazione al piano dell’eclittica con un moto doppio conico, cercate un immagine in rete che piega meglio di mille parole.

Questo complesso sistema di rotazione-rivoluzione fa si che il rapporto Terra-Sole sia in costante mutamento, poichè i riferimenti tra le distanze e le inclinazioni degli assi vengono continuamente modificate.

Un ciclo completo si compie circa ogni 25765 anni.

Le conseguenze principali di questo complesso insieme di relazioni tra i corpi del sistema solare, sono la variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, la variazione dell’eccentricità dell’eclittica, la precessione anomalistica, cioè il cambiamento delle distanze e posizioni relative tra i pianeti, l’allungamento dell’anno di qualche minuto (per questo ci sono gli anni secolari non bisestili a compensare) e il fenomeno più evidente cioè la precessione degli equinozi.

Quest’ultimo è un fenomeno indispensabile per capire i cambiamenti climatici ed è la variazione (anticipo) dei giorni in cui il sole è allo zenit all’equatore, rispetto alla sua posizione sull’eclittica. Essendo il clima una diretta conseguenza di come e quando (inclinazione e distanza dal sole) i raggi solari colpiscono la terra dovreste capire l’importanza di tali fenomeni.

Una conseguenza diretta e facilmente comprensibile della precessione degli equinozi è lo spostamento delle costellazioni dei segni zodiacali.

I segni zodiacali sono le costellazioni che intersecano l’eclittica. Essendo le costellazioni così distanti dalla Terra da poter essere considerate praticamente fisse nel cielo, tutti questi cambiamenti dovuti ai moti millenari fanno si che i segni zodiacali sia costantemente anticipati rispetto al propria posizione sul calendario Gregoriano. Attualmente sono spostati di circa 30 gradi quindi noi abbiamo un ritardo di circa un mese (senza contare che in realtà le costellazioni zodiacali hanno dimensioni diverse e sono addirittura 13 e non 12, la tredicesima è Ofiuco, il simbolo delle farmacie). Quindi da oggi in poi doveste leggere l’oroscopo del segno precedente se credete nell’astrologia.

Tutto questo allegro roteare di corpi celesti fa si che sulla terra si creino dei macro fenomeni climatici, come quello che sta accadendo da noi coi temporali per esempio, cioè la tropicalizzazione delle zone temperate.

Che è una conseguenza della ciclicità delle ERA GLACIALI.

Le era glaciali sono fenomeni ciclici di variazioni di temperatura della Terra tali da permettere la formazione di ghiacci perenni ai poli, O DI GARANTIRE IL SUO SCIOGLIMENTO (c’è stato anche un periodo in cui la Terra si è avvicinata all’irreversibile stato di pianeta palla di neve, cioè una sfera di ghiaccio perenne).

Attualmente noi ci troviamo in un periodo di fine glaciazione, in cui la Terra si avvia al suo completo o quasi “scongelamento”. Questo è un evento normalissimo se posto in relazione ai fenomeni astronomici, un evento a cui l’uomo non può opporsi in nessuna maniera.

Per esempio l’ultima “grande” glaciazione, quella di Wurn (quella “attuale”, anche se altre filosofie di scienziati che considerano il periodo di ritirata dei ghiacci, some quello presente il periodo interglaciale e non più vera glaciazione) che terminò circa 9 mila anni aveva esteso la calotta polare fino ad oltre l’attuale città di Berlino.

Chi l’ha sciolta quelli ghiacci? Le emissioni di CO2 delle bighe degli egizi? O forse il clima muta per altri motivi per cui la “microscopicità” dell’uomo è risibile?

Ovviamente queste pagine di scienza, VERA SCIENZA, non le sentirete mai per tv, perchè non servono a vendere pannelli solari o auto elettriche.

È vero che è un argomento delicato e ancora in corso di studi, in cui molte correnti di pensiero cercano la teoria definitiva, ma se pensate a come vengono zittiti sistematicamente certi esponenti, e idolatrati altri dovreste capire che la scienza non è riesce ad essere sempre indipendente dal punto di vista di visibilità, di posizione politica o altro.

Un esempio banale è il buco dell’ozono.

Il terrore di ogni ambientalista anni 90.

Ve lo ricordate? È ancora li, come è sempre stato li naturalmente ma a nessuno importa più una sega (poli magnetici andate a cercare).

Ma serviva per scatenare l’indignazione e portare alla marmitta catalitica. Il santo graal delle emissioni, che è stato pretesto per riaggredire il mercato dell’auto nella crisi di fine anni 90, che stranamente ha favorito i grossi colossi tedeschi (sappiamo poi quando veramente ci tenevano all’ambiente).

Prima della marmitta catalitica qualcuno ha mai sentito parlare di dramma delle polveri sottili? No, vero?

Ecco la marmitta catalitica funziona solo a certe temperature, quindi dopo un certo tratto di strada a velocità costante quando è bella calda. Praticamente nei percorsi urbani fatti di basse velocità e soste/ripartenze è come non averla. Inoltre contiene un sale di platino (cancerogeno genotossico) che è costosissimo da smaltire come rifiuto e solitamente vengono tumulate (almeno fino a poco tempo fa, non so se ci sono state evoluzioni).

Spero di aver dato qualche spunto di riflessione, uno strumento per saperci difendere criticamente dalle balle spaziali che ci vengono propinate per l’interesse dei soliti noti.

Fedeli alla causa del padrone

Chiunque abbia una mezza sinapsi sa che quella di bendare o incappucciare gli arrestati, soprattutto in casi eclatanti/controversi è una pratica diffusissima specialmente all’estero.

Questo non si fa per chissà quale umiliazione. Si fa per la sicurezza di chi è in stato di arresto e degli agenti che lo hanno in carico.

Essere bendato impedisce di fatto all’arrestato di tentare la fuga, iniziare a correre, spintonare gli agenti, o di commettere atti estremi come ferirsi o addirittura suicidarsi magari gettandosi sotto una macchina o giù per una rampa di scale o banalmente dare testate allo spigolo di un tavolo per simulare di aver subito abusi.

È una tecnica ultra nota e ultra diffusa di calmierare l’arrestato.

Ma questa volta deve essere arrivato l’ordine del padrone dall’ambasciata di schierarsi a favore del proprio soldato, quindi tutti sull’attenti a difendere questo povero cucciolo indifeso che è stato sicuramente torturato quando le 11 coltellate alla fine sono state solo un malinteso.

VERMI.

Contenitori di nulla

Sto guardando l’ultimo prodotto seriale di amazon, The Boys.

La serie è senza dubbio ben fatta e mantiene il tiro del fumetto in maniera abbastanza decente, anche se ovviamente riportato all’acqua di rose.

Ma anche questa serie però palesa quello che ormai è il virus della settima arte e affini.

Il voler trasmettere a tutti i costi il messaggio progressista politicamente corretto in maniera acritica.

Ormai non è neanche questione di cosa metto. Tanto sai che le marchette ad orologeria ci saranno, non c’è scampo.

Ciò che irrita è la totale superficialità, il fare da prodotto sponsorizzato, quella struttura da pietanza preconfezionata scadente, con cui la narrazione va inserita, senza neanche provare a fare una reale provocazione intelligente sul tema.

Soprattutto se parti da un’opera che è già dissacrante, cinica, tagliente, e tratta anche quei temi in maniera cruda e diretta.

PRECISO CHE D’ORA IN POI POTREBBERO ESSERCI SPOILER.

Chi ha letto il fumetto “anti-supereroistico” sa che tratta già da se temi quali l’abuso, la violenza, la corruzione, la religione, il potere.

Il messaggio di base che arriva al lettore è che se il potere corrompe, i superpoteri “supercorrompono”.

Nell’opera cartacea si usa il messaggio della violenza sessuale come strumento che getta un determinato personaggio davanti alla brutale realtà delle cose, mentre esso viveva nel suo mondo fatato e platinato di fantasia. Si usa come manifesto per palesare che troppo potere, il super potere astrae l’individuo dal contatto empatico con il prossimo, perchè all’auto esaltazione corrisponde un atteggiamento sadico di sopraffazione sul prossimo (una sorta di ritorno alla legge del più forte, e di comportamenti di stampo para-animalesco).

Nella serie viene invece semplicemente banalizzato nella solita marchetta metoo, ammorbando per un episodio intero lo spettatore che deve sopportare che la narrazione dello spettacolo precipiti a livelli basali per manifestare il solito messaggino.

Nel formato su cellulosa il sesso e il culto (e anche l’abuso di droghe) servono a manifestare come l’eccesso è la palese risposta ad un vuoto emotivo, personale, generato dalla continua overdose di potere che rende questi super individui dei super abietti che necessitano una spirale sempre più ripida di eccessi per soddisfare la loro aridità emotiva e personale.

Qui si banalizza tutto con la solita genuflessione a quanto sono belli gli omosessuali e tutto il circolo LGBTblablabla, con la solita virata della donna che sta con uomini tossici quando il vero amore è con un altra donna, con la chiesa brutta e cattiva che non ama i gay ma in realtà sono tutti gay repressi (ehi ragazzi liberal svegli, guardate che la chiesa forse ora è il vostro ultimo alleato nel propagandare questi concetti, non attaccate proprio lei).

E i soliti ormai luoghi comuni, finto provocatori ma ormai totalmente conformisti. Come il concetto di dipendenza della massa dai social per fare una specie di critica social al capitalismo americano e ai suoi modelli di business, ma quegli idioti autoreferenziali manco si accorgono che così non stanno criticando chissà quale nemico, stanno criticando se stessi. E pure se ne vantano.

Questo distrugge completamente i prodotti che vengono creati, perchè sono costruiti solo per fare la marchetta ma poi non lasciano nulla alla spettatore, non c’è nessun messaggio che riesce a provocare una riflessione su questo o quel tema (cosa che in questo caso il fumetto fa in maniera magistrale, bastava solo copiare).

Come già detto in altri post questo sta annientando il mercato. Basta vedere il tonfo clamoroso di Netflix in borsa dovuto all’ultima trimestrale di fuga degli abbonati.

Perchè non si sta più producendo contenuti per calamitare l’attenzione dello spettatore, ma semplicemente contenitori d’ideologia.

Basti pensare ad altre serie, che avevano anche meno budget sempre all’interno dello stesso amazon prime, come ad esempio Absentia.

Absentia non sarà perfetta, ma ha riscosso un enorme successo nel pubblico, perchè fa quello che semplicemente deve fare: raccontare una storia al meglio delle sue possibilità.

E ci riesce, grazie anche ad una grande interpretazione della Katic, e sbavature a parte riesce anche a stuzzicare delle riflessioni, stavolta abbandonando i soliti fantocci liberal, ma cercando altri obbiettivi.

Peccato che ormai sia molto difficile ritornare ad un punto preidologico, dove l’intrattenimento vale più dell’inchino a tizo e caio, dove le compagnie credono che puntare tutto su una fascia di mercato del 2% della popolazione sputando in faccia all’altro 98% possa essere economicamente redditizio.

Ma ormai essendo totalmente dissociati dalla realtà e dal pubblico continueranno a suonare la loro orchestrina mentre la nave affonda.

Il bieco DiCaprio

Il relativismo liberal hollywoodiano mastica i propri eroi.

Vi ricordate Leonardo DiCaprio?

Suppongo di si… In uscita con il nuovo film di Tarantino (che mi hanno detto essere diventato fascista/razzista/sessista giusto dieci minuti fa) il prode Leo, che più volte si è espresso contro Trump, contro il razzismo, contro il muro, lui che svolazza con il suo jet privato a fare le comparsate con Bono per salvare l’ambiente e l’inclusività si è scoperto essere è un pericolosissimo reazionario liberticida.

Si si proprio così.

Le associazioni culturali sveglie hanno scoperto che dal 1995 ha recitato solo per registri uomini. CAZZO NO.
Si è scoperto che i suoi ruoli sono quasi tutti eteronormativi. DANNAZIONE.
È quasi sempre protagonista nei suoi film quindi mette in secondo piano attori appartenenti alle minoranze, che tra l’altro scarseggiano solitamente nelle sue produzioni. OH. MIO. DIO.
Essendo il suo un nome che da solo smuove il box office non si è impegnato per lavorare con registri donne, migranti, sessualmente fluide e con bizzarre scale cromatiche in sedia a rotelle. COME SI È PERMESSO.

DiCaprio è esplicitamente accusato di non aver pianificato la sua carriera basandosi sulla promozione delle categorie feticiste in voga al momento nel circuito dei subumani liberal, e di fatto vengono chieste le sue scuse e un nuovo attivismo.

Per il circuito annichilente del progressismo americano non c’è più nessun punto di riferimento culturale/sociale. Ogni aspetto viene esponenzialmente esasperato giorno per giorno.

Quello che oggi ti rende un eroe moderno domani ti rende uno schifo bigotto retrogrado da confinare nell’oblio.

Con questo smottamento valoriale si finirà ad ogni costo al totale annullamento di ogni schema sociale costituito, quello schema che è presente nella società per difendere proprio quelle categorie deboli che su cui i liberal si sgrillettano.

Giungendo alla fine ad un unico risultato: la legge del più forte. Ove le classi auto assunte ad elite si ciberanno sui resti delle classi medio-basse che si sono massacrate a vicenda in nome del diritto-civilismo.

Tutto procede secondo i piani, dove quelli colti non si accorgono di servire quelli che dicono di combattere.

Depressione produttiva

Si discute tanto di competitività, produttività, lavoro ecc…

Spero che sia ormai abbastanza ovvio che l’eurozona è un sistema economico basato sul dumping salariale, sulla riduzione dei salari.

Noi abbiamo anche le nostre peculiari distorsioni, essendo il paese con il costo del lavoro più alto ma con i salari più bassi, che rende ancora più complessa la situazione di stagnazione economica.

Oggi però vorrei focalizzare l’attenzione su un altro aspetto, che a mio parere sta passando inosservato a molti. Cioè l’aumento del costo del lavoro in funzione della calante capacità produttiva.

Attualmente ci stiamo avviando in quella che possiamo definire una sorta di stato depressivo della manodopera.

Nelle mie recenti esperienze ho visto parecchi casi di aziende (ma anche molte attività del settore terziario) che si trovano in difficoltà poichè a fronte comunque di stipendiati mal pagati la loro manodopera è di fatto parecchio costosa poichè la loro produttività è molto bassa.

Provo a fare un esempio sperando di essere chiaro.

In un mondo ideale un lavoratore che guadagna 100 dovrebbe avere un produttività di 100.
Ovviamente il datore di lavoro vorrebbe avere un lavoratore che guadagna 80-90 e produce lo stesso 100.

All’interno del sistema euro siamo giunti al fatto che il lavoratore invece di guadagnare 100 guadagna 70, o 50, certe volte 0 o addirittura ha un guadagno negativo (cioè lavorare per lui è un costo).

Questo comporta, anche dal punto di vista psicologico, ad un drastico calo della produttività del lavoratore, poichè il suo impegno e la sua abnegazione scemano nella frustrazione dell’indigenza economica.

Detto brutalmente se sbatte i coglioni.

Perchè un lavoratore, magari giovane e con poche responsabilità, che guadagna 25 dovrebbe farsi il culo per produrre 100 quando ciò che ha in cambio non vale minimamente la pena? Perchè dovrebbe dare molto di se stesso senza nessun bilanciamento nel corrispettivo economico?

Questo sta trasformando la massa dipendente in una distaccata e svogliata classe di lavoratori poco produttivi.

Abbiamo di fatto lavoratori che guadagna 25 ma produco in compenso 10.

È quindi abbastanza semplice che per avere una produttività di 100 al datore di lavoro serve un impegno di manodopera che costa 250. Il costo del lavoro sta di fatto aumentando nonostante l’abbassamento salariale.

Attenzione, io non critico i lavoratori. Il sistema causa/effetto dell’attuale castello economico è ovvio che porta a tali conseguenze, e nessuno può andare a fare la morale se le classi subalterne non vogliono stare al gioco del massacro dove gli è chiesto di spezzarsi la schiena in cambio di una pacca sulle spalle. Anzi mi sorprendo che la produttività sia ancora tutto sommato decente dopo vent’anni di eurozona.

Il sistema ultraliberista suppone che i lavoratori siano automi, senza minimamente porre attenzione alle dinamiche psico-sociali (un insieme di lavoratori mal pagati che si coalizzano e si sostengono nella loro frustrazione diminuiscono ancora la loro produttività), e sta cadendo nel vortice di ignavia produttiva che fa precipitare verso il basso l’economia, deprimendo sempre di più la domanda interna, aumentando sempre di più il costo del lavoro, imponendo aumenti fiscali a una base imponibile sempre in via di riduzione, ecc ecc.

Per ora i colossi con sedi nei paradisi fiscali che pagano lo 0.2% di tasse si gongolano in questo sistema che verticalizza la ricchezza annientando la concorrenza delle PMI, ma la marea prima o poi travolgerà anche loro, quando di fatto i consumatori saranno una categoria estinta.

Se non vengono attuate misure economiche che spezzano questo circolo vizioso di austerità e depressione, la fine auspicata da quei criminali di S&P avverrà sicuramente, soddisfando i loro desideri di vedere questo paese svenduto, macellato, puttana del liberismo.

“C’è ancora l’odio!”

Dalla sinistra giusta e moralmente superiore mi dicono che c’è l’odio.

“Ragazzi guardate bene prima di attraversare al strada che arriva l’odio a tutta velocità”.

Il popolo odia, la gente odia, l’uomo comune odia, le istituzioni odiano, vai al mare che l’odio fa bene per la tiroid… ah no mi sono confuso.

Dopo che si sono palesati indicibili crimini da ogni parte del tessuto sociale ci si sorprende che c’è l’odio.

Ma che cos’è l’odio? Uno stato della materia che si palesa all’improvviso? Un fluido non newtoniano? Che diavolo sarà mai?

L’odio, come ogni altro sentimento, è una risposta emotiva ad uno stimolo esterno.

Non si è felici perchè si. Si è felici perchè è accaduto qualcosa di bello. Si è tristi perchè è accaduto qualcosa di spiacevole. Si odia, cioè si manifesta uno stato costante di rabbia, perchè è successo qualcosa che ha saturato la nostra capacità di sopportazione.

Ma come per tutti gli altri discorsi non interessa a nessuno capire il perchè di questa risposta. Si esula dal contesto e si dice che l’odio è brutto, che c’è il pregiudizio. Ce lo dicono proprio quelle persone che 24 secondi netti dopo, danno del cretino e comico fallito a Jerry Calà, o ingiuriano il ministro dell’interno. Palesando che anche l’incoerenza è una risposta a stimoli ben precisi.

Se a qualcuno interessasse capire a quale stimolo risponde l’odio, la gente giusta resterebbe meno scandalizzata dai loro teorici pregiudizi di natura fascista.

Rifaccio questo esempio: è sera, esci dalla palestra o da lavoro, sei solo/a, strada poco illuminata, buia e sinistra, non c’è nessuno in giro.
Ti dirigi verso il parcheggio, volti l’angolo e incontri uno sconosciuto.
Soprattutto in caso di esponenti del gentil sesso, ti sentiresti più al sicuro, a tuo agio, meno in ansia o in apprensione se incontrassi: 
– un italiano
– un nero
– un magrebino
– uno slavo
– MILLE CINESI

Ora magari riflettete su quale risposta emotiva viene generata da tale stimolo, e magari le anime belle capiscono che il giudizio aprioristico alle categorie o alle etnie è tutto fuorchè privo di motivazione, e solo comprendendo ed empatizzando con quelle motivazioni che il loro odiato odio può essere contenuto.

(((Early life)))

Per festeggiare l’incredibile traguardo dei 1000 like come una starlette di instagram mi gioco un jolly. Amo il rischio.

Parliamo di un altro fenomeno che arriva croccante da oltre oceano proprio in questi giorni..

Il mondo liberal si sta indignando per una pratica che viene definita criminale, nazista e razzista, di alcuni esponenti della cosiddetta alt right, ma in realtà di un sacco di addetti ai lavori che lo fanno inconsapevolmente e di persone semplicemente normali che andando ad informarsi sugli avvenimenti di cronaca trovano queste strane coincidenze.

Si tratta del pericolosissimo fenomeno conosciuto ora come il nome “early life”. Cioè il fatto che andando su wikipedia (quindi non sul diario personale di Himmler) a cercare un personaggio salito alla ribalta della cronaca per fatti criminosi, spiacevoli e con connivenze politiche, finanziarie, sociali, industriali ecc, cioè appartenente al giro del potere, si finisce sempre a scoprire che nel paragrafo “early life” vi è il chiaro riferimento al proprie origini, alla provenienza della famiglia, o al culto.

Questo è stato clamorosamente debordante per il caso Epstein, e di tutti quelli coinvolti nel suo immondo giro di pedofilia, ma anche nel metoo, del gamergate e compagnia cantante.

Ebbene si ragazzi. Il riferimento alla “early life” è proprio (((quello))).

Tutti i vari circoli perniciosi alla cnn chiedono a gran voce di oscurare questo aspetto perchè è antisemita. Il fatto che vi siano conclamate serie ricorrenti di cause e conseguenze a riguardo non ha valore. Silenziamo tutto col solito ricatto morale.

Ci dicono sempre che bisogna imparare dalla storia. Che non bisogna ripetere gli stessi errori. Allora facciamo un ripasso.

Nel VI secolo a.C. i babilonesi hanno provato a sterminar(((li))).
Nel IV secolo a.C. gli assiri hanno provato a sterminar(((li))).
Nel II secolo a.C. gli egizi hanno provato a sterminar(((li))).
I romani per secoli di dominazione hanno provato a sterminar(((li))).
Nel medioevo la chiesa nonchè le potenti casate reali hanno provato a sterminar(((li))).
Nel 1290 gli inglesi hanno provato a sterminar(((li))).
Nel 1394 i francesi hanno provato a sterminar(((li))).
Nel 1492 gli spagnoli hanno provato a sterminar(((li))).
L’impero ottomano ha provato a sterminar(((li))).
Nel 1516 viene istituito il ghetto di Venezia per segregar(((li))).
Con l’illuminismo si riprese a discutere di un eventuale tentativo di sterminar(((li))) sia in Francia che in Spagna che nell’impero austroungarico.
Durante la rivoluzione francese hanno provato a sterminar(((li))).
Napoleone ha provato a sterminar(((li))).
Nell’800 i russi hanno provato a sterminar(((li))) nei pogrom.
All’inizio del ‘900 negli stati uniti hanno provato a sterminar(((li))) (questo non se lo ricordano in molti vero?).
Poi arrivò baffetto che ovviamente ha provato a sterminar(((li))).
A fine conflitto baffone, sentito le voci che ipotizzavano la creazione dello stato del popolo eletto in Crimea, ha cercato di sterminar(((li))).
Dal 1950 il mondo arabo tutto sta cercando di sterminar(((li))).

Si può notare che nel corso dei secoli non c’è stato proprio amore tra gli eletti e il resto del mondo.

Eppure ogni tipo di discorso a riguardo è impossibilitato. Impedito con la forza. Assunto a crimine.

Eppure sarebbe interessante poter fare un discorso sul perchè in qualsiasi epoca il sionismo è sfociato nell’antisemitismo. Non è una riflessione stupida, né banale, né tanto meno nazista. Perchè per oltre sette mila anni in quasi ogni entità nazionale e territoriale c’è stata una reazione istituzionale di difesa, per tentare di estrometter(((li))) dalla società?

Non sarebbe meglio capire cosa non va prima di ritrovarci con l’ennesimo ciclo? Non sarebbe opportuno porre la questione per arrivare magari una volta per tutte alla fine di questo sistema?

Ovviamente no, meglio chiudere la bocca alla gente con strumentalizzazioni, manipolazioni e sensi di colpa. Con balle palesi ma a cui bisogna credere anche se tutti sono consapevoli della loro falsità. Per esempio nei conti dei fatidici 6*10^6, ci è stato detto che oltre 4*10^6 erano i ((())) polacchi. In tutta la storia della Polonia però sono state costruite solo 12 (DODICI) sinagoghe. Mentre, a paragone, in Italia ci sono 143 sinagoghe a fronte di meno di 40 mila ((())). La fonte è (((wikipedia))) quindi nessuno può accusarmi di falsità.

Ma sicuramente è perchè le sinagoghe in Polonia sono molto, ma molto grandi.

P.S.: Se non avrete mie notizie per un po’ immaginate perchè.

La ceretta della discordia

In nord america sta dando notevolmente scalpore una vicenda che è l’ennesimo esempio di relativismo ad uso e consumo di necessità e pruriti momentanei.

Praticamente il succo del pensiero liberal love wins.

Si tratta dello sconcertante caso della ceretta di Jessica (((Yaniv))).

JY è un famigerato transessuale canadese da social, salito più volte alla ribalta per le sue posizioni a dir poco estreme, e per i suoi interventi dal LEGGERISSIMO sentore sessualmente predatorio verso i bambini.

Lo stesso che voleva organizzare un party nudista per dodicenni con divieto di presenza per i genitori. Ovviamente questo era per promulgare l’accettazione del corpo, non siate i soliti malpensanti!

Ora questo illustre esempio di fallimento dell’umanità ha creato scompiglio poichè si è presentato in un centro estetico a Vancouver gestito da una brasiliana (quindi migrante!) noto appunto per l’iconica ceretta inguinale del paese d’origine.

La signora, sentendosi in imbarazzo ha gentilmente declinato il servizio dicendo che non effettua servizi di quel tipo sui genitali maschili.

SHOCK.
BREAKING NEWS.
CHIAMATE L’ESERCITO.

QUESTA È OMOTRANSFOBIA.

Lo (((Yanic))) ha subito deciso di denunziare l’accaduto come discriminate e il giudice ha optato per la chiusura dell’attività della signora brasiliana.

Praticamente lo stato decide di distruggere l’attività commerciale di una persona per i deliri di un elemento che si è sentito discriminato dal fatto che non una donna si è rifiutata di toccare il suo “pene femminile” (belli i nuovi termini da Brave New World che arrivano da quella cloaca purulenta oltreoceano).

Una persona, UNA DONNA, pesantemente messa in difficoltà economiche per i capricci della nuova specie protetta del momento.

Ecco il relativismo che si conclama, ieri la donna era individuo da preservare da ogni tipo di difficoltà, fatto spiacevole, fatica, situazione imbarazzante.
Mi hanno detto che imporre il contatto con il proprio pene ad una donna è violenza sessuale.
Ieri qualunque cosa imposta alla donna contro la propria volontà era abuso e sessismo. L’aria condizionata degli uffici tenuta troppo bassa? Sessismo, abuso, metoo.
Chiedi ad una bella ragazza di uscire ma sei troppo brutto per i suoi standard? TRE ANNI E SEI MESI DI CARCERE PER TENTATA VIOLENZA SESSUALE.
Mandi un sms di insulti alla fidanzata che ti ha tradito? SEI MESI DI GALERA.

Ma oggi no. Oggi la nuova divinità è il transessuale. Lui è più cool. Lui è più eccentrico, lui promulga sani valori, come i bambini autistici di 11 anni fatti diventare drag queen per il prurito dei ricchi newyorkesi.

Oggi la donna può essere abusa, messa a disagio, obbligata con la forza a fare la ceretta al cazzo dei trans. O la sua vita viene rovinata.

Un po’ come il caso dello scorso anno della pornostar che si suicidò dopo le molestie e il mobbing ricevuto per aver rifiutato una scena con un attore gay (che veniva da un casa di produzione in cui il 99% era stato riscontrato sieropositivo).

Questo è veramente il femminismo: USO DELLA DONNA, non difesa. Si usa come ariete intoccabile contro l’odiato modello patriarcale (tradotto: WELFARE E STATO SOCIALE), ma un minuto dopo diventa già rifiuto subalterno al feticismo gay e trans. O ancora più ridicolmente si promuove la sua islamizzazione sottomessa anche in occidente, perchè i miliardi del salafitismo alla fine non fanno certo schifo ai santoni che governano i campus americani.

Questo è il mondo che si prospetta per le donne, RITORNARE SCHIAVE, perchè una volta eliminato l’odiato maschio bianco etero, nemico numero uno del capitale dato che porta in dote il concetto di equità socioeconomica, sarete voi l’ultima ruota del carro, non ci sarà nessuna sotto categoria su cui rivalersi. E il femminismo verrà istantaneamente accantonato, dato che il suo scopo è stato raggiunto.

L’orrore del pensiero progressista

Ho cercato di latitare da FB perchè la reazione della sinistra e del suo clero “intellettuale” all’Indagine Angeli e Demoni mi provoca un dolore fisico.

Vedere le reazioni scomposte stile (((Fiano))), mi fa salire un nervoso allucinante, mi sembra quasi che mi stringano le tempie in una morsa.

È mai possibile che uno dei primi partiti d’Italia possa reagire in modo simile ad eventi così raccapriccianti?

Capisco che sono stati beccati con le mani nel sacco i tuoi uomini, ma non bastava semplicemente dissociarsi da tali crimini e condannare, magari evitando di commentare le vicende più scabrose?

Perchè questo atteggiamento che è pure un suicidio mediatico ed elettorale, dato che tale vicenda ha persino prodotto sdegno ed indignazione addirittura nelle tue prezzolate starlette che non hanno potuto evitare di esternarlo?

Semplicemente perchè qui non c’è solo da difendere l’immagine del partito o degli amici, non c’è da difendere solo il lauto profitto.

Il problema è che l’intero modello del dirittocivilismo sta collassando, sia nella patria anglofona del padrone che da noi, sotto i colpi autoinflitti che tutte le associazioni del “love wins” hanno messo a segno. Negli states e in inghilterra praticamente ogni individuo coinvolto nella lotta per i diritti LGBT è finito indagato, fino a salire le alte sfere dell’entourage clintoniano e di altri ex rappresentanti della casa bianca. Il tutto protetto amorevolmente dal sistema per decenni. Roba da far impallidire anche il NAMBLA o Mario Mieli da noi…

Si è palesato che il 99% del mondo associazionista LGBT e delle sue organizzazioni è composta da folli depravati, in gran parte predatori sessuali e pedofili, elementi disturbati che scaricano le proprie ossessioni plagiando minori e distruggendo famiglie.

Mossi dall’odio ideologico non tanto per la famiglia, ma solamente per l’uomo comune, quell’individuo che trova la sua realizzazione nelle piccole cose quotidiane quali il lavoro e la famiglia, hanno dilaniato il tessuto sociale di un’intera zona del paese commettendo abusi e aberrazioni di ogni tipo verso bambini e genitori senza colpa. Condendo tutto con un notevole guadagno personale fatto di ruberie e intrallazzi con il sistema giuridico locale. Tutto consapevolmente accettato e protetto dalla cosiddetta sinistra italiana.

Con il classico metodo del parassita statale, questi spregevoli individui si accanivano contro le fasce più fragile della popolazione, proprio quelle che cercavano l’aiuto delle istituzioni in un momento di difficoltà per garantire il massimo benessere ai loro figli.

Che in tutta risposta gli venivano strappati.

Stranamente a nessuno di questi è mai venuta l’idea di recarsi in un campo rom o nel degrado delle occupazioni di stranieri dove i minori soffrono davvero e vengono usati per furti e accattonaggi. Ovviamente perchè se ne sarebbe usciti con le palle infilate nel taschino.

Come sempre forti con i deboli e deboli con i forti. Aguzzini che infieriscono sugli innocenti che dovrebbero proteggere e lasciano in balia dei carnefici coloro che dovrebbero salvare.

La ferocia della reazione dei difensori del progressismo è tutta qui, il fatto di aver smascherato che dietro le loro belle parole, i valori, l’inclusione e il loro ricatto morale c’è solo depravazione, violenza, OBLIO.

Per le menti del partito democratico che deridono chi parla di sistema Bibbiano ho fatto due conti: secondo fonti ufficiali del 2018 in TUTTA Italia ci sono circa 26600 bambini in affido poichè sottratti ai rispettivi nuclei famigliari. Di questi oltre 10 mila sono nella zona tra Bibbiano, Reggio Emilia e dintorni.

MA NON C’È NESSUN SISTEMA.

Siete vermi.

P.S.: Per i vari giornalisti sprepuziati a capo di TG imparziali che blastano: mi avete fracassato le palle per anni per indagare su quale valletta da quattro soldi andava ad Arcore VOLONTARIAMENTE a tentare la sorte per far carriera provando ad usare la vecchia arte della seduzione, beccandosi pure regalie e appartamenti. Mi avete detto che era il più grave dei crimini contro l’umanità.

Poi i vostri amichetti danno in affido dei bambini a dei pedofili conclamati e conosciuti dalle forze dell’ordine e secondo voi non c’è nulla di cui parlare?

HO CAPITO TUTTO. Grazie.