Democratici allo sbaraglio

Questi giorni si è svolto il primo dibattito (diviso in due serate data la presenza di una ventina di pretendenti) tra i candidati democratici per la sfida alla presidenza a Trump.

Definirlo uno spettacolo pietoso è un gesto caritatevole.

Si sono sprecati nelle peggior esternazioni dissociate dalla realtà, con Beta O’Rourke che si mette a parlare in spagnolo per la diversità, il candidato più abbronzato che lo imita per essere ancora più inclusivo, Biden che sembrava appena dimesso da una lobotomia frontale, Sanders che ha un piede e mezzo nella bara in preda alla senilità, Pocahontas Warren non è riuscita a formulare due frasi di senso compiuto che non fossero gli stereotipi di politico americano da filmetto di Serie B, in cui il 99% del tempo non si è fatto altro che parlare di quanto brutto e cattivo sia Donald Trump e fare a gara a chi è più inclusivamente promiscuo con De Blasio che urla di avere dei figli neri a caso come argomentazione per zittire gli astanti, e illuminate idee per portare direttamente alla guerra civile come il debito di riparazione (cioè creare un sistema per cui gli afroamericani vengano pagati a risarcimento della schiavitù di DUE SECOLI FA a discapito ovviamente dei brutti e cattivi bianchi che gli hanno insegnato però ad usare la ruota)

L’unica ovviamente a emergere in quell’abominio è stata Tulsi Gabbard, poichè la sola ad avere detto due cose sensate in quel marasma, affrancandosi inoltre dalle politiche di ingerenza tanto care ai dem.

Risultato? Che tutti gli altri hanno “vinto” il dibattito poichè inclusivi e aperti, mentre la Gabbard è “una spia di Trump”, “idolo dell’estrema destra”, “supportata da 4chan”, “troll di Putin”.
Inoltre è stata l’unica rappresentante ad essere attaccata con aggressività a cui si è praticamente imposta una sorta di reprimenda su alcune dichiarazioni ritenute omofobe, cioè cose inesistenti.

Spero che sia palese come anche il cosiddetto leader del mondo libero in realtà sia un paese dominato a interessi privati, ove vigono temi intoccabili, dove la sacralità delle esportazioni di democrazia non va mai messa in discussione, e dove se non ti allineai alle ingerenze del capitale economico-militare-progressista rischi anche di fare una brutta fine.

In questo contesto il fatto che Trump sia riuscito ad evitare per 2 anni e mezzo un qualsiasi interventismo, attraverso il suo rumoroso e rozzo modo di spiattellare tutto in piazza con le sue esternazioni controverse, lo rende praticamente l’eroe del ventunesimo secolo.

I grandi valori di sinistra

Questo è il riassunto plastico, il cerchio che si chiude, della rappresentanza della sinistra liberal e asservita che pontifica in Italia.

Auto-presunto esperto di legalità assunto agli onori della cronaca per aver plagiato testi altrui, che ci fa la morale in difesa dei negrieri e dello schiavismo, usando le parole di un terrorista condannato a 22 anni di carcere per omicidio su commissione mentre insulta vilmente un Ministro dello Repubblica.

Spero che prima o dopo anche gli storditi inebriati delle endorfine del sentirsi buoni e aperti di mente possano capire che la reale situazione che stanno promuovendo e i vermi che la sostengono.

Il potere deterrente

Qual è il vero motivo del comportamento di coloro che tirano i fili nella vicenda Sea Watch?

Quel è il motivo degli atti abominevoli e aberranti commessi dalla combriccola degli assistenti sociali, giudici, psicologi e amichetti vari nella compravendita di bambini in emilia?

Uno solo.

L’assenza ormai totale del potere deterrente. Quel sentimento di paura nel commettere illeciti e reati.

Quel sentimento che nasce sfortunatamente dall’esercizio della forza da parte delle autorità.

Ora tutto è garantismo, diritti civili, IMPUNITÀ.

Nessuno teme la giustizia. Anzi mi correggo, a temere la giustizia sono solo le persone oneste e le vittime.

In un paese serio un comportamento volutamente sfacciato, sprezzante e irriverente nei confronti dello stato da parte dei pirati delle ong battente bandiera straniera, sarebbe considerato un atto di guerra e si concluderebbe in un solo modo: una telefonata ai servizi e domani mattina stranamente gli occupanti della bagnarola si risveglieranno freddi.

Problema risolto oggi, ma soprattutto già risolto per il domani.

Lo stesso vale per coloro che si sono macchiati di ignobili crimini nei confronti di bambini innocenti.

Come dovrebbe valere per coloro che infestano le amministrazioni locali e sono riusciti a trasformare Roma in una città del quinto mondo.

Tutti si domandano perchè i popoli appoggiassero i regimi totalitari del ‘900. La risposta è palese e davanti ai nostri occhi: se trasformi la società in una fogna priva di giustizia dove vige la legge dei corrotti e dei delinquenti alla fine l’unica soluzione è lavarla via col sangue. Che sia la forza di un regime o la forza di una rivoluzione popolare l’unico risposta che rimane di fronte a tale violenza e altrettante violenza.

Hanno esteso il garantismo anche alla peggiore feccia dell’umanità al grido dei diritti umani, ma vi serviva solo come scusa per commettere le peggiori nefandezze nell’impunità di stato.

Questa è l’essenza del progressismo. E la storia insegna che si cauterizza ciclicamente solo in un modo.

Corpo di mille balene

La vicenda Sea Watch mi ha ricordato che non impariamo mai abbastanza dalla storia.

La lezione oggi ci arriva dalla perfida albione, che nel diciassettesimo secolo aveva dei problemi nel controllo delle rotte marine di suo interesse.

Cosa decise di fare quindi l’impero britannico?

ASSOLDÒ I PIRATI.

Tramite indulti, armistizi, concessioni e compagnia cantante gli inglesi sconfissero la pirateria legalizzandola, per indirizzarla contro i propri nemici.

Ecco una brillante idea da proporre nel prossimo summit libico: invece di perdere tempo e soldi con trattati e accordi paghiamo sottobanco le formazioni che si contendono la libia in contrapposizione alle milizie che governano la costa, in modo che siano loro a fare il lavoro sporco assalendo i barconi che lasciano le acque territoriali del paese africano.

Un bel lavoro stile “stelle e strisce”.

Possibile che per una volta non possiamo essere noi quelli furbi?

Il debito e chi compra

Farò un discorso che il 99% degli economisti riterrà eretico, ma spero riusciate a capirlo.

Tutto parlano a vanvera di debito pubblico, costi, sostenibilità, crisi ecc ecc…

Tutti guardano il debito pubblico dalla parte dello stato, ma non lo guardano dall’altro lato, cioè chi lo compra.

Il debito pubblico è fatto sostanzialmente di titoli di stato, che vengono comprati dai privati (generalizzando) per investire i propri soldini. Già qui qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè concettualmente allora dovrei essere tassato di più per ripagare a me stesso i miei soldi… (E RICORDATE SEMPRE IN OGNI CONSIDERAZIONE SUL TEMA CHE LA QUASI TOTALITÀ DEL DEBITO È DETENUTO IN ITALIA).

Ma consideriamo come funziona DI FATTO e PRAGMATICAMENTE l’acquisto di debito pubblico da parte del privato, le sue esigenze e gli aspetti relativi all’economia reale.

Se lo stato emette titoli di stato e questi nelle aste vanno a ruba a prescindere da altri discorsi vuol dire che nell’economia reale c’è un eccesso di liquidità o un suo pericoloso accentramento. Questa viene accumulata ed investita per essere accantonata al sicuro.

Lo stato quindi con il debito raccoglie questa liquidità e la rimette in circolo attraverso beni, servizi, detrazioni, detassazione, investimenti, praticamente aumenta la domanda interna, rimette in circolo liquidità.

Nel migliore dei casi se la liquidità eccede per “troppa ricchezza” media lo stato userà quella liquidità per fare redistribuzione in quelle sacche di difficoltà che esistono ed esisteranno sempre, QUINDI STATO SOCIALE, attraverso ammortizzatori, sanità gratuità, scuole, ecc

Se lo stato emette debito e le aste non vanno a buon fine, vuol dire che nell’economia reale c’è scarsità di liquidità. Per motivi di crisi, di tensioni economiche, poca fiducia, l’economia reale è a secco e gli servono soldini.

Cosa fa uno stato serio con la sua moneta e banca centrale controllata dal tesoro?

Compra i suoi stessi titoli, riacquista il debito emettendo moneta e quindi inietta liquidità nell’economia attraverso beni, servizi, detrazioni, detassazione, investimenti, praticamente aumenta la domanda interna.

Il debito è strumento di controllo della liquidità, ovvero della domanda interna e della redistribuzione.

Cosa succede nell’euro? Che lo stato non può usare il debito per equilibrare le situazioni interne dell’economia, ma deve reprimerlo per pagare a terzi l’utilizzo della moneta, drenando lentamente liquidità dall’economia reale, portando un’economia stabile e prospera (eravamo arrivati ad essere la quarta potenza economica del mondo prima dei magheggi dei vari ciampi e co.) ad una lenta ed irrefrenabile recessione, impedendo qualsiasi politica anticiclica, di stimolo della domanda.

Dovete solo guardarvi attorno per vedere i risultati di queste politiche, poi decidete voi se ho torto o ragione.

Queste politiche sono state fatte per il terrore dell’inflazione diversa dal 2%, pensando che sia la disponibilità di moneta a creare inflazione, quando invece è la domanda che crea inflazione. Credevano che controllando la moneta controllassero l’inflazione, quindi i tassi e i loro guadagni di sporchi usurai.

Basta ancora fare una piccola osservazione per capirlo, in un’eurozona in perenne deflazione da 15 anni dove nemmeno i 3 mila miliardi di QE di Draghi, cioè soldi gettati in faccia alle banche sommando addirittura una svalutazione l’euro del 30% sperando che un pizzico di surplus commerciale in più facesse miracoli, hanno minimamente creato inflazione.

Quindi le ricette saranno sempre queste, riduzione dei defict, riduzione della spesa, riduzione dei debiti OSSIA continuo drenaggio di risorse dall’economia reale cosa che ci porterà a diventare l’eurozona un paese del terzomondo (così magari i migranti si integrano meglio).

Questo si rivela palese ora che nemmeno la Germania riesce a usare i suoi trucchetti e l’economia sta per schiantarsi anche li, abbattendosi su una popolazione inconsciamente già macellata da decenni di piani Hartz e MiniJob.

La morte dell’euro e solo questione di tempo, peccato che noi moriremo prima.

Sbarchi mediatici e non

Ieri in collegamento su non so quale canale il sindaco di Lampedusa ha detto una cosa vera quanto interessante: si fa una gran cagnara per la Sea Watch e i porti chiusi, ma nel frattempo a Lampedusa questa settimana sono arrivate 200 persone coi barchini fantasma di magrebini.

Se mediaticamente Salvini sembra tenere il punto sull’immigrazione nonostante le ingerenze di vari organi interessati, sul lato reale l’immigrazione continua la sua corsa e nessuno sembra porsi il problema o cercarne soluzione dato che quel fenomeno non compare nei radar dell’attenzione pubblica.

In questo modo i clandestini entrano in maniera ancora più pericolosa, poichè non rientrano nemmeno nei circoli dell’accoglienza o nella richiesta di protezione. Semplicemente entrano nel nostro paese e sottovento si inseriscono nel sistema si degrado e criminalità che accompagna ormai lo stato di immigrato clandestino.

Perchè i ministeri competenti non attuano un blocco navale, o almeno un serio pattugliamento per filtrare le rotte che dalla Tunisia e Marocco esportano tutto il peggio della criminalità locale?

Solo perchè dal punto di vista mediatico non hanno rilevanza?

Perchè in questo paese non si riescono a fare quelle due cose semplici in croce? Non si possono intercettare i natanti di questi scafisti che tra l’altro postano i viaggi in diretta sui social?

Tunisia bipolare

Il capitano servile della nave negriera SiUac ha dichiarato che forzerà il blocco e sbarcherà i migranti a forza in Italia.

Da 12 giorni sta circumnavigando Lampedusa in attesa di compiere questa specie di atto di pirateria.

Credo che inizi ad essere lampante che salvare vite non sia proprio il primo dei pensieri di questa gente, bensì sia riuscire ad imporre la loro ideologia di terzomondismo.

Perchè per salvare la gente dopo aver pescato la stessa trasbordata all’ultimo da un peschereccio al barchino davanti la Libia, basterebbe andare nell’adiacente porto di Zarzis in Tunisia.

“Eh ma la Tunisia non è un porto sicuro!!!”

Cavolo, e perchè allora nessuno l’ha detto alle 18mila navi all’anno, turistiche e mercantili, che ne frequentano i porti?

E se la Tunisia non è un posto sicuro per i migranti, deducendo quindi che ci sia criminalità, violenza, terrorismo, connivenza, ecc… mi spiegate PERCHÈ CAZZO ABBIAMO MESSO A CAPO DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULL’OLIO D’OLIVA PROPRIO UN TUNISINO?

Qualcuno può spiegarmi questi aspetti che ad un occhio non espertissimo possono sembrare LEGGERMENTE contraddittori?

E poi mi chiedo, perchè i baldi migranti che hanno impiegato 14 secondi netti per ammutinarsi in un mercantile, che dopo averli salvati si stava dirigendo di nuovo in Africa motivando l’accaduto per l’emergenzialità dello sbarco, ora invece stanno buoni buoni per due settimane a bordo della nave degli amichetti? Non c’è nessuna emergenza? Non avete fretta? O non si fanno sgarri ai padroni?

Comprendo che le puttanelle del liberismo come il copialibri debbano ripetere il mantra, ma come cazzo fanno ad esserci ancora persone che se la bevono? Come diamine è possibile?

Dominazione 3.0

Alla presentazione di Libra nell’internet d’oltreoceano ha iniziato a girare quest’immagine provocatoria.

Riflettendoci non è una provocazione tanto surreale. Provate a riflettere sul potere che può acquisire un’azienda privata, che esce da ogni legislazione in materia grazie a tale trovata, sulle persone che hanno trasferito parte della loro valuta in questo sistema.

Un sistema che esula dai canoni a tutela del consumatore dei sistemi bancari, e senza interventismo dello stato potrebbe fare il bello e il cattivo tempo imponendo pressioni gigantesche ai ceti meno abbienti che ingenuamente vengono precettati in tali sistemi.

Qui difficilmente potrebbe avere tale forza ma in america, dove c’è tutt’altra predisposizione a certi meccanismi, soprattutto in fasce di società con poche garanzie e che vivono in zone grigie della legalità come la stragrande maggioranza dell’immigrazione ispanica, questo diventare un guinzaglio sociale non indifferente che può estromettere in maniera del tutto arbitraria una persona dai suoi risparmi convertiti in moneta digitale.

Vuol dire avere il potere di sottomettere il sottoproletario in maniera clamorosa e impedirgli a comando ogni qualsivoglia tipologia di riscatto sociale, ogni rivendicazione di diritti sul lavoro per esempio (sei taggato ad uno sciopero contro le condizioni di lavoro precarie…taaac ti blocco i soldi), o sulla propaganda politica (condividi un contenuto pro Trump definito razzista a prescindere e ti bloccano il conto, la prossima volta non lo farai più e la diffusione di un contenuto deleterio per loro verrà bloccata).

Pensate a come si sono mossi questi mostri digitali nei confronti di Tommy Robison e il caso BBC per esempio. In pochi minuti è stata fatta piazza pulita per proteggere gli interessi di un alleato.

Forse è una visione tendenzialmente distopica, ma dati alcuni recenti esempi forse non così inverosimile.

Alta Finanza Pride

Mi cito per rimembrare certi concetti.

Ricordiamo chi è questo individuo: rampollo di famiglia bene che scala Pirelli fino ad esserne vice presidente responsabile della logistica (din din din delocalizzazioni) dal 94 al 2001, poi entra nei vertici TIM come direttore finanziario fino al 2006 nell’era Tronchetti Provera (Pirelli) quando ci fu lo smembramento in 4 entità, l’accorpamento di telecom, la svendita di asset e la penetrazione di Telefonica, Vivendi e altri speculatori, con la riorganizzazione societaria (din din din licenziamenti).Viene premiato finendo nel circolo dell’alta finanza speculativa fino al 2008 facendo consulenze principalmente per Nomura Bank.Viene quindi precettato da Letizia Moratti per diventare direttore generale del comune di Milano con FORZA ITALIA.Poi expo, poi PD, ora abominio ideologico.

Capite si o no cosa sono queste pagliacciate? Riuscite a capire quali sono i personaggi cardine nella narrazione che vi stanno facendo?

Gente che urla ogni giorno per i diritti universali, ma cazzo se chiedi il salario minimo fanno le barricate.

Personaggi come questo fanno gli scioperi, a braccetto coi sindacati per altro, contro il salario minimo, contro un miglioramento anche se non perfetto delle condizioni di vita e lavoro delle persone.

I megadirettori che pontificano sul diritto-civilismo mentre massacrano lavoratori, famiglie e pensionati. Si anche anche quelle ellegibiti.

Questi sono i vostri eroi.

Post Gamergate

Qualcuno si ricorda il gamergate?

È stato il precursore in salsa videoludica del MeToo, ordito a tavolino per infilare la propaganda progressista a tutti i costi anche nei videogames, finito in realtà con lo scoprire che le donzelle in questione erano le peggior vipere del sistema, che avevano loro stesse preteso o concesso favori in cambio di sesso, scoperchiando un sistema di connivenza corruzione nell’industria enorme.

Ovviamente per i media giusti ci si ricorda solo il “sessismo nei videogiochi” che in realtà non c’era.

Cosa si scopre ora?

Che martellare a bomba le ragazze con la vomitevole propaganda le ha rese sessiste, anzi sempre più sessiste! Mentre si scopre che un ragazzo che gioca con un videogame contente i pericolosissimi stereotipi di genere (per esempio un personaggio femminile che non pesa 2,7 tonnellate) NON AUMENTA IN NESSUNO MODO IL SESSISMO, sostanzialmente perchè a nessuno gliene frega un cazzo.

Invece forzare il gentil sesso nel settore, che era formato tra addetti e consumatori al 99% dai loro nemici numero uno quali uomini bianchi etero e ultraconservatori giapponesi, le ha rese ossessivamente competitive nel classico schema di dinamica femminile, facendo si che palesassero molta più cattiveria e aggressività nei confronti delle altre donne e che sessualizzassero sempre più se stesse per avere più visibilità.

Ancora una volta il pseudo diritto civilismo, usato come arma, si è rivoltato contro il proprio (((padrone))), poichè cerca di spezzare ambienti e consuetudine secolarizzate per i propri scopi, fallendo miseramente. Di contro invece la loro lotta per le categorie oppresse non fa altro che opprimere ancora tali categorie che si vedono obbligate ad eccellere in campi che non gli appartengono per ottenere una uguaglianza finta che viola tutte le regole sociali e naturali dei rapporti tra individui.

Basti vedersi i classici documentari sul risultato delle politiche ultra femministe della Norvegia: accentuare ancora di più i divari che si volevano abbattere, accentuando quindi ancora di più il divario tra le persone distruggendo quella solidarietà di fondo della società e dell’individuo che sono il grande nemico del progressismo ultraliberista.