Ipocrisia pelosa

Io sono una persona semplice, che cerca di pensare secondo una razionalità semplice.

Mi sono appena letto un’apologia clamorosa al culto migratorio dei soliti intellettuali che sanno, su come la zattera orrenda messa in piazza duomo a milano serva per ricordarci l’incredibile dramma dei migranti, questa crisi umanitaria che sta uccidendo migliaia di persone, a cui secondo tale pensatore è impossibile trovare soluzione se non accogliere. Un dramma infinito di vite umane spezzate che affondano nel mediterraneo.

Ora io sarò un sempliciotto, ma attualmente sul suolo libico ci sono, anche se non tutte ufficialmente, forze militari di almeno 7 paesi occidentali oltre alle stesse forze militari libiche, tra cui anche le nostre.

Ora con tutto questo dispiegamento di forze, volete dirmi che non è possibile dare quattro calci sulle gengive agli scafisti, fare un hub e impedire a migliaia di persone di partire per annegare a poche miglia dalla costa?

Gheddafi lo faceva con quattro gendarmi, parte della coalizione nato con migliaia di uomini sul campo invece sembra incapace di fermare un solo barcone.

Ma maledetti venduti senza dignità, pennivendoli sempre disposti al meretricio, quanto pensate che siamo stupidi?

Grazie Finch ♥

Stasera nell’atto di pigrizia masochistica di non voler alzarmi da tavola per cambiare canale a cena ho beccato Augias a Otto e PI Greco Mezzi. Il nostro intellettuale giusto parte con l’analisi dei flussi migratori legati al terrorismo e spara questo concetto illuminante:

“..solo da poco cominciamo a renderci conto tutti, NELLA MANIERA CIVILE NELLA QUALE BISOGNA RENDERSI CONTO, che questo è un problema che va affrontato diversamente da come abbiamo fatto fino ad adesso. Fino a qualche anno fa quelli che dicevano le cose in maniera rozza e brutale, quelle cose che ha detto correttamente padellaro ora [che aveva appena detto che occorre controllare i flussi], erano delle persone che dicevano “spariamogli, prendiamoli a cannonate e rimandiamoli indietro” [va beh… sorvoliamo sull’iperbole un attimo esagerata], che è ovviamente una follia… e la sinistra ha faticato a tradurre questi pensieri grossolani e bestiali in.. e ancora adesso si fa fatica…”

E viene interretto dalla Gruber che passa la parola a padellaro che parte con il solito sermone contro l’avanzate delle destre xenofebe e bla bla bla.

Ma rifettete attentamente su quello che ha detto quel vile di augias lo schiavo culturale. SOLO ORA SI PUO’ AFFRONTARE IL PROBLEMA, PERCHE’ SOLO ORA LORO, ILLUMINATI, DOPO LUNGO RIMUGINARE, LORO, QUELLI GIUSTI, HANNO DECISO CHE SE NE PUO’ DISCUTERE.

Prima no! Prima se qualcuno diceva le stesse cazzo di cose dette da padellaro (che si gonfia il petto in diretta dicendo di essere di sinistra) elogiate anche da augias era ROZZO, BRUTALE, GROSSOLANO E BESTIALE. E via con razzismo, xenofobia, ecc ecc.

LE STESSE CAZZO DI COSE DETTE DA 30 ANNI DALLE PERSONE CON MEZZO NEURONE O CHE NON CI MANGIANO SOPRA COME LOR SIGNORI PRIMA ERANO BESTIALITA’, MA ORA CHE HANNO PAURA PER LE LORO POLTRONE E CHE LA GENTE “BESTIALE” E’ INCAZZATA VERAMENTE SONO CONSIDERAZIONI CIVILI.

Avete capito? Noi non possimao pensare, non possiamo avere opinioni finchè non solo loro a decidere che si può fare nella maniera civile dettata da loro. Perchè sempre per loro noi siamo bestie.

Assurdo, ormai sono senza vergogna.

Per fortuna ho vinto la pigrizia e mi sono gustato le sempre benvenute repliche di Person of Interest.

Disprezzo

Giusto ieri riflettevo su quanto inopportune sono certe affermazioni dei governati su certi temi, che generano una rabbia ferale nelle persone comuni e di come non si rendano conto della distanza infinita che hanno con la realtà.

Oggi la Merkel per non farci mancare nulla sta dimostrando ampiamente questa tesi, marciando sui corpi ancora caldi dei suoi sudditi: l’accoglienza gaudiosa non deve essere fermata!

Far incazzare il popolo, a tutti i costi

Dal punto di vista politico quello che più mi stupisce non è il contenuto dell’opera di chi governa riguardo i temi che stanno dilaniando il paese, ma il racconto irreale che se ne fa, in maniera arrogante e controproducente per gli stessi partiti dal punto di vista mediatico.

Ci sono temi tra cui l’immigrazione, l’economia, il lavoro, la sicurezza che hanno esasperato gli italiani (o almeno buona parte) soprattutto quelli appartenenti ai ceti medio bassi.

Temi che fanno perdere il boccino alle persone in 2 secondi.

Posso capire che i vari politicanti facciano il loro interesse, o quello dei loro amici, ma perché dovete poi dare in pasto al popolo dei messaggi che si trasformano in caos?

Prendiamo le dichiarazioni di Renzi ieri: “Abbiamo perso il referendum per le bufale nel web”.

Fioi seriamente, a parte che non sta né in cielo né in terra come motivazione, era il caso di esternarla? Il mio vecchio quando l’ha sentito al tg ha tirato quattro bestemmie ed è uscito a fumare.

O la vicenda Fedeli. Sei in un momento in cui il popolo vede il governo come un antagonista, un ente che non sta facendo i suoi interessi, ma cura solamente quelli propri e degli amichetti. E si investe di tale carica una persona che proviene da determinati ambienti clientelari, che subito viene sgamata con titoli di studi farlocchi, rispondendo poi con la solita spocchia di disprezzo verso il popolino, che non deve permettersi di giudicarla.

Ma onestamente non era il caso di evitare personaggi del genere? Non era il caso di mettere delle figure distensive? Le sinistre parlano sempre di unire, includere, non esasperare i toni, ma non si rendono conto che sono proprio loro a fare il contrario? A continuare a dire al popolo che non conta un cazzo e che deve farsi gli affari suoi?

Sull’immigrazione stesso discorso. Non ha senso che si permetta di nuovo alla Boldrini di partire con le sue fantasie sugli immigrati che pagheranno le pensioni, sullo stile di vita, sulla natalità ecc ecc.

Ma non si rende conto della bomba sociale che innesca? A prescindere dal fatto che non ci si capacità che possa crederci veramente, ma come fa a non rendersi conto dell’inopportunità di queste affermazioni? Che così crei solo un odio viscerale nel prossimo? Volete fare quello che vi comoda con gli africani per motivi economici/ideologici? Fatelo, ma smettete con l’idolatria xenofila, genera solo una rabbia soffocante in gran parte delle persone. Pensateci, si fanno sondaggi su qualsiasi cosa, ogni trasmissione ha fior fior di esperti su statistiche, proiezioni e pensieri del popolo, ma perchè non sento mai parlare di sondaggi sulla gestione dell’immigrazione? Forse i risultati mostrerebbero il reale impatto di questa gestione folle?

Concludendo questo flusso nervoso di riflessioni, quello che mi domando è perchè i politici non si rendono conto di quanto le loro dichiarazioni distanti anni luce dalla realtà impattano gravemente sulle persone e sul loro stesso successo elettorale. Ma è possibile che non se ne accorgano? È possibile che vivano così fuori dal mondo? Politicamente è una manovra suicida, il referendum ne è un chiaro esempio, ma perché continuate, sull’immigrazione basterebbero usare quattro parole diverse e forse i toni sarebbero meno violenti.

Invece di dichiarare continuamente che dobbiamo accogliere, che i negri sono fighi e l’italiano fa schifo e l’immigrazione è la cosa più bella del mondo o sei razzista, non basterebbe dire cose più distensive del tipo “stiamo cercando di arginare questo fenomeno, ma attualmente siamo in difficoltà per questo e quest’altro motivo”? Forse la gente comune, il disoccupato, il precario, vedrebbe la questione in maniera meno distruttiva, meno opprimente. Invece sentono solo parole di disprezzo nei loro confronti e politiche che sfociano nel culto del migrante., come le inopportune parole della raggi dopo San Basilio.

Perchè non ci arrivano? Perchè non tentano almeno di indorare la pillola? È un pensiero che veramente mi turba, vuol dire che i politici non sanno più fare nemmeno l’ABC della politica: sapersi vendere decentemente al popolo.

Fictional reality

Londra: migliaia di mussulmani scendono in strada per manifestare a favore dei sedicenti ribelli siriani, chiedendo e pregando per il giusto riconoscimento del califfato, praticamente l’isis. Tutto normale per media e politici, anzi un plauso in favore dell’integrazione.

Parigi: “spengono” la torre eiffel in segno di lutto per il dramma dei ribelli in Siria, cioè per quegli individui che rivendicavano il far west parigino, la gente schiacciata dal camion a nizza e altri lieti eventi accaduti oltralpe.

Mi è venuto in mente questo classico, incredibilmente attuale. Me lo auto-dedico, con un po’ di nostalgia.

“Suicidal hierarchy racing in reverse,
Everything that’s done today will be tomorrow’s curse”

Mutazioni

Le menti di sinistra e il loro continuo essere puntigliosi sul fatto che non si elegge il premier, la costituzione non lo dice, è una repubblica parlamentare, ecc ecc mi hanno rotto il cazzo. 

Adesso negano tutte le consuetudini politiche costruite in 70 anni, ma fino a ieri hanno rotto il cazzo all’infinito sulla questione morale e sulla rispetto del patto elettorale.

Ma scusate se dobbiamo attenerci alle regole scritte e certificate, perché avete spaccato i coglioni per 20 anni su berlusconi che mette al governo i suoi amichetti? Cazzo ti lamenti? Per la costituzione è legittimo.

E perché avete macellato le palle al prossimo sulle leggi ad personam? C’è qualche precetto legale che vieta di fare leggi che favoriscono gli affari economici del primo ministro? C’è qualche legge che impedisca di salvare previti? Non mi sembra, dato che manco siete stati in grado di fare una mezza legge sul conflitto d’interesse (beh ovvio avrebbe inculato anche voi).

E allora se per l’infinito avete ammorbato le persone con questioni morali basate su accordi verbali e tacito assenso col popolo perché cazzo ora dimenticate tutto?

Mi raccomando cercate di non smentirvi mai come al solito. Vermi.

Gentiloni, l’amato dal popolo

Nelle ore in cui agganciano i fili al porogramo di turno e lo mettono al governo è un tutto un mormorio di:

A: “Ennesimo governo non eletto!”
B: “Eh Eh Eh ignorante non si elegge il primo ministro!”

Dove’è la ragione se non nel fatto che non si sa guardare oltre la propria inutile presunzione e quelle regolette formali a cui ci si aggrappa per difendere le proprie chiappe?

Anche se non si vota direttamente il premier, anche se FORMALMENTE non si elegge l’esecutivo, occorre ammettere che nelle elezioni il popolo vota DI FATTO/CONCETTUALMENTE anche il premier e nelle elezioni politiche si è sempre avuto questo tacito accordo tra l’elettore e il partito di riferimento.

Esempio dell’ultima elezione “seria”: 2008. Le elezioni erano DI FATTO una battaglia Prodi-Berlusconi, nell’era del bipolarismo di consuetudine, poiché formalmente non si aveva nessun regolamentazione in tal senso.

I cittadini votavano la coalizione in cui si riportava a termine del programma e della campagna elettorale “berlusconi premier” “prodi premier”.

Il popolo anche in assenza di regole scritte aveva un accordo “sulla parola” con i parlamentari che lo avrebbe rappresentato e che in caso di vittoria il premier incaricato di formare il governo sarebbe stato quel determinato personaggio. Infatti nel 2013 al passo di lato di Bersani non fu proprio una passeggiata.

I premier non saranno eletti da nessuno, ma il presentarsi come teorico premier alle elezioni ha il suo peso, i parlamentari eletti non hanno moralmente il diritto di fare ciò che vogliono, poiché l’elettore lo vede come un tradimento.

FACCIAMO UN ESEMPIO PURAMENTE ESPLICATIVO.

Se domani ci fossero per ipotesi le elezioni, vincessero i 5Stelle e a sorpresa presentano come premier incaricato a formare il governo tale Silvio Berlusconi che era in realtà l’artefice di mega complottone totale per beffare il popolo non credo che gli elettori digerirebbero la cosa tanto facilmente, ne esce un macello con manifestazioni, rivolte, e annientamento politico dei 5Stelle. Eppure dal punto di vista formale è perfettamente lecito, legale e conforme a ogni legge dello stato. Vi è più chiaro il concetto ora?

Quindi alla fine Gentiloni che cos’è? Un premier non eletto? Un premier illegittimo? Sicuramente no, ma è un premier che non è passato attraverso quel consenso popolare implicito delle elezioni, e in un clima politico/economico/sociale come quello attuale è chiaramente vissuto come un’imposizione sgradita per buona parte degli italiani, che si sentono nuovamente estromessi dalla gestione politica del loro futuro. Ma soprattutto è l’ennesimo servo del circolo degli amici giusti, che di sicuro non miglioreranno lo stato dell’arte dei cittadini italiani, né farà il loro interesse.

Sindacato del crimine.

Ho irrispettosamente origliato la conversazione di due personaggi sugli “anta” al bar, coi soliti discorsi su lavoro, schei, e compagnia bella.

Finché uno dei due spara la frase del giorno: “Ciò perchè i sindacati hanno troppo poco potere, e non possono fare di più”.

CERTISSIMO.

Fatevi due conti. Riflettete attentamente su questo fatto: siamo il paese con il costo del lavoro più alto, ma con i salari più bassi.

Secondo voi tutti questi soldi estorti all’impresa con un costo del lavoro esorbitante, dato che non finiscono nelle tasche del dipendente dove finiscono se non nello stato? E i sindacati da chi sono mantenuti?

Ma ancora credete a questi enti di imbonitori sociali? Veramente? Dov’erano sti sindacati quando la pressione fiscale sulle imprese si alzava e in contemporanea i salari si abbassavano?

Se scegliete giuda come vostro salvatore poi almeno non lamentatevi…

Vivere nel proprio mondo

San Basilio e le reazioni dei politici sono l’allegoria finale del 2016. Un 2016 fatto di Brexit, Orban, AFD, Trump, Le Pen, guerra civile in Francia ma nessuno te lo dice, stupri di massa a capodanno ecc ecc.

Tutta la fetta di persone “giuste” si indignano e mobilitano per i cori “via i negri” della gente di periferia (periferie ormai già pregne delle arricchenti culture migranti: quella della favelas, quella del quarto mondo, quella del taglione e del machete).

Tutti questi gran pensatori hanno ancora una volta dimostrato di non capire un cazzo nonostante tutti gli avvenimenti sopra citati.

Comprendendo l’importanza per questi signori del mondialismo riempi portafogli dell’accoglienza, non mi capacito del fatto che continuino senza sosta pure a difendere a spada tratta ogni alloctono (vedasi il caso fermo in cui le più importanti cariche delle stato si sono mobilitate ancor prima di conoscere i fatti e ora salta fuori che la moglie ha mentito e il tipo era pure affiliato al crimine organizzato nigeriano) e condannano ogni insofferenza italica, senza nemmeno porsi il problema almeno dal punto di vista elettorale (cioè il loro stesso interesse), figuriamoci se si pongono quello delle tensioni sociali o il problema di comprendere le cause di certi sentimenti.

Quello che questi lor signori non capiscono è che la parola antirazzismo non basta a giustificare il divario abissale nel rapporto diritti/doveri tra gli italiani e gli stranieri. Questo è il punto focale della questione.

Abbiamo un popolo italiano che è oberato da tasse, che ha lavorato, prodotto e contribuito alla costruzione della società italiana, lui come i suoi antenati, che rispetta le leggi e la burocrazia italiana, CIOÈ CHE ADEMPIE AI PROPRI DOVERI, e in cambio non ha quasi più un cazzo.

Poi c’è l’immigrato, diventato nel linguaggio sistemico RIFUGIATO A PRIORI (anche se è peruviano) a cui lo stato nella forma di associazioni interessate al guadagno garantisce ogni sorta di diritto senza chiedere nulla in cambio, senza pretendere nessun dovere, nemmeno il rispetto delle leggi, basta osservare l’impunità generalizzata che contraddistingue il crimine forestiero e la lassità dei giudici al soldo.

Ed è qui che si scatena la rabbia del popolo italiano, ad esclusione dei benestanti progressisti dei salotti buoni e i loro figli bastardi, che solidarizzano con chi come loro ha diritti senza doveri (recente esempio del “nuovo” inno nazionale per quei vermi dell’anpi).

Anche se la questione case popolari è estremamente complessa è comunque fattore scatenante per della gente di periferia che ormai non ha più nulla di nulla, e vede quei pochi strumenti d’aiuto venir sottratti per regalarli a primo ragazzo pigmentato che passa di li, subendo l’ennesimo marchio dell’esclusione. E giusto o sbagliato che sia il sentimento identitario, istinto di sopravvivenza sociale del popolo e della nazione, sussulta, si contorce, smania la necessità di sfogare le pretese conseguenze del patto sociale di diritto/dovere.

Il cittadino ha diritto di vedere riconosciuti i propri diritti PRIMA di quelli dello straniero. Ed è giusto così, poiché il cittadino italiano ha costruito il paese, ha dato alla nazione e giustamente predente l’accordo sociale storicizzato del diritto di tutele e assistenza che deriva dalla sua cittadinanza.

Banalmente, è come se il tuo datore di lavoro non ti pagasse, ma elargisse soldi senza problemi ad amici e parenti che non fanno un cazzo dalla mattina alla sera. Continuereste a lavorare con spirito di sacrificio e impegno indefesso per il bene dell’azienda, o a suo di bestemmie correreste a pretendere il giusto emolumento minacciando di sbattervene i coglioni del lavoro?

Occorre capire che il rapporto dare/avere-diritto/dovere deve essere tenuto in equilibrio, poiché è ciò su cui si posa la stabilità di una nazione. Ogni rivoluzione, guerra civile, o ribaltone politico violento è partito dalla rottura di questo rapporto, e ogni politico semi-serio dovrebbe avere ben presente questo concetto. Il sindaco Raggi, eletto nell’onda del ripristino della legalità e dei servizi che sembra ancora arrancare di fronte alle sabbie mobili della burocrazia romana, non può alzarsi la mattina e partire subito con l’elogio e la difesa aprioristica dell’immigrato poiché il cittadino si incazza ancora di più. Ho guardato un po’ di siti di informazione e i commenti alle dichiarazioni sono abbastanza eloquenti. Tra i più sobri c’è un “ma basta difendere sti parassiti, pensa ai romani che manco hai sistemato due buche”. Il resto è più “ricercato” e comprende spesso anche un sentimento di tradimento da parte del M5S.

Queste dinamiche sono le basi della vera rivolta sociale, i numerosi esempi di barricate durante l’arrivo delle carovane dell’accoglienza, addirittura le bombe e gli agguati in Sardegna, sono i piccoli segnali dell’insofferenza che non può più rimanere silenziosa, di un popolo che si sente tradito e prossimo alla sostituzione poiché non più conveniente al politico, al datore di lavoro, alla finanza, ai vassalli dello schiavismo globale.

E gli immensi statisti italici credono di ovviare al problema paralizzando le masse con l’ipotetico senso di colpa di essere definiti potenziali razzisti? 

Temo che non basti più…

PTSD

https://www.express.co.uk/news/world/739620/Maria-Ladenburger-murder-EU-official-daughter-killed-by-refugee-Aghan?fbclid=IwAR38sq8DK9R-wBL0Z8vAOvwMHJz9NDpigVywZg_1fm8U_haPlFSI9USjLLA

Alcuni anni fa certi atteggiamenti venivano osservati come complicazioni di carattere psichiatrico dovuti ad un evento traumatico e le persone interessate sarebbero sotto la tutela del servizio sanitario.

Oggi invece nel culto progressista si innalzano a inarrivabili valori morali.

E io che pensavo che il controllore a processo per VIOLENZA PRIVATA perché ha chiesto il biglietto a un negro mi avesse già rovinato che basta la giornata.

In breve la storia è che questa ragazzina è stata violentata e uccisa da un immigrato del centro in cui faceva volontariato. I genitori affetti da PTSD al funerale raccolgono fondi per i “rifugiati”. Ma un sussulto d’orgoglio questo popolo europeo ogni tanto ce l’ha? Un sano rigurgito di rabbia almeno? O il mondialismo che vi riempie il portafoglio vale più dei vostri figli? Bah…