Non condivido assolutamente il concesso espresso da quest’articolo, o meglio commento, data la lunghezza risicata dell’analisi (finirà che il mio di commento sarà più esteso).
Ma è emblematico per capire il perchè continuiamo a rimanere invischiati intellettualmente in questo pantano.
Le scelte economiche fatte dalla commissione non sono un “errore”, non sono la valutazione sbagliata “dei furbi” che credono di fare la mossa sveglia che gli avvantaggia.
La situazione continentale non è un soufflè uscito sgonfio.
“Ehi cavolo, ho seguito la ricetta, cotto a temperatura perfetta, girato il forno in ventilato a 17 minuti e 42 secondi esatti, fatto raffreddare in un santuario di monaci di clausura ciechi, ma mi si è afflosciato lo stesso.”
Non siamo in questa situazione, anzi il soufflè europeo è proprio uscito perfetto.
Tutte le decisioni prese, e le conseguenze che ci sono piovute in testa, sono scientemente, chirurgicamente, millimetricamente CALCOLATE da quando è caduto il muro di Berlino, con lo scopo di ottenere i risultati previsti.
Lo stato del nostro paese non è una conseguenza “non prevista” frutto comunque di buone intenzioni.
Ma credete che si possa smantellare uno stato per sbaglio?
STATE SCHERZANDO?
Credete che esempi recenti quali gli ESODATI, siano un “errore”? Un “Eh non lo avevamo previsto”?
COME NO.
Gli esodati erano perfettamente previsti e calcolati come creazione istantanea di esercito industriale di riserva. Decine, centinaia di migliaia di persone che all’improvviso si trovano disperate, senza un lavoro e senza pensione, alla venerando età di 50 anni, che accetteranno qualsiasi condizione di lavoro umiliante per portare a casa quell’anno e mezzo di contributi rimanenti.
Queste cose non succedono per sbaglio.
Come non è uno sbaglio la decisione presa all’euro gruppo ieri. Rientra perfettamente nei canoni delle politiche europee di annientamento di alcuni paesi non funzionali al dogma liberista.
Il coronavirus, la pandemia, sono solo un piccolo imprevisto, che al massimo creerà un intoppo momentaneo, qualora non venga usato come accelerante.
Ma finchè si racconta la favola dell’errore, i cittadini non realizzeranno mai la realtà, cioè che la cosiddetta “Europa” è dichiaratamente un loro nemico, da combattere e scacciare da questo paese.
Bensì rimarranno intrappolati nel circolo vizioso dell’inedia dovuta al pensiero automatico che gli è stato infilato in testa: “Eh hanno sbagliato, ma la prossima volta andrà meglio, senza l’Europa l’Italietta non ce la può fare”.
Mentre il problema era proprio che l’Italia senza l’Europa gli stava facendo il culo ed era la prima economia del continente.