Donne che odiano le donne.
La battaglia delle gender-femministe nell’inclusione trans negli sport sta diventando un suicidio di massa, non solo a livello agonistico, ma letteralmente a livello di incolumità personale.
Nella federazione di rugby femminile britannica (ehi ma che caso!) è in atto il fuggi fuggi della atlete donna che abbandonano lo sport perchè temono per la propria sicurezza nel gareggiare contro queste “energumene”.
Queste giocatrici con “quel qualcosa in più” stanno disseminando i campi da gioco di fratture, distorsioni e compagnia cantante, data la diversa differenza fisica e di struttura ossea.
Stavolta almeno non c’è il dietro-front per i momento, nonostante le accuse di bigottismo e omotransfobia, poichè tali atlete sono realmente preoccupate per la propria salute e non intendono immolare un infortunio grave, magari alla spina dorsale, in nome dell’inclusività.
Emblematica la frase della capitana della squadra dove gioca la famigerata Morgan Kelly nota per infortunare tre quarti delle sue compagne di squadra “durante la partita piega le ragazze come sedie da giardino”.
Se sommiamo altri casi eclatanti come Fallon Fox, che nella campionato femminile di MMA regala fratture craniche alle avversarie con estrema generosità, si dovrebbe avere una mobilitazione generale del mondo dello sport femminile in cui non solo vengono esautorate ragazze volenterose e promettenti da uomini scarsi a cui basta dichiararsi donne e assumere inibitori ormonali per dominare la disciplina, ma addirittura si mette in serio pericolo l’incolumità stessa della donna.
Invece niente, a parte qualche diretta interessata tutto cade nel dimenticatoio, per la gioia dei pruriginosi che odiano così tanto le donne da volerle sostituire con gli uomini, in nome di chissà quali presunti diritti trans. Che ovviamente non sono mai lavoro, sanità, welfare, ma sempre e solo stronzate e capricci non solo inutili, ma spesso dannosi.
P.S.: Capisco che le femministe hanno dichiarato guerra alla biologia, però gli consiglio seriamente di aprirsi un libro di fisica alla pagina che tratta la grandezza della quantità di moto. Credo che capirebbero il problema intrinseco di queste situazioni.