Forse c’è un popolo…

Posso dire di essere piacevolmente sorpreso dalle manifestazioni di piazza di oggi (a cui ho partecipato anch’io).

C’è un popolo, la cosiddetta maggioranza silenziosa, che forse ha iniziato a capire che qualcosa non va, persone normalissime, il classico uomo della porta accanto, che iniziano a porsi dei dubbi, che fanno una riflessione su avvenimenti i cui conti non tornato, nonostante non abbiano altra fonte di informazioni se non la propaganda di regime dei media mainstream.

Ora queste persone ne hanno le palle piene. Tutta la frustrazione covata negli ultimi 18 mesi cerca una valvola di sfogo, il poter urlare “basta” alle misure draconiane che non hanno nessun pretesto sanitario, ma è solo ed esclusivamente pura politica per sottomettere la classe media al modello socio-economico liberista, ora addirittura sfacciatamente totalitario.

Ormai avevo perso le speranze, ma un barlume di luce spunta alla fine del tunnel.

Questo germoglio di rivoluzione di coscienza ora deve saper trovare la propria forma, ma soprattutto evitare di essere risucchiata dall’ennesimo contenitore di dissenso, per poter imporre dal basso le proprie condizioni ad una classe dirigente ormai isolata, troppo autocompiaciuta per rendersi conto di essere un gigante d’argilla.

Bisogna solo capire se i popoli europei sapranno comprendere ciò che stanno facendo e in quale direzione occorre proseguire.

Se le persone capiscono che l’unione fa effettivamente al forza nel combattere tali angherie, magari boicottando in massa il green pass, e smettono di seguire il dividi et impera sciorinato giorno per giorno dal potere, allora forse si può ancora mettere un freno alla corsa autodistruttrice di questa società malata.

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